Nuova udienza per l’ascensore della Rocca di Monselice. Ieri è stato sentito il sovrintendente Guglielmo Monti che, su domanda del pm Roberto D’Angelo, ha detto di non ricordare se c’era stato un interessamento della Sovrintendenza archeologica in merito allo scavo sulla Rocca. Quindi è stata interrogata, sempre come teste, la funzionaria della Sovrintendenza, Rita Berton. «Abbiamo suggerito di non costruire la vela in calcestruzzo nel contesto del parcheggio» ha riferito e abbiamo fatto presente che portare 450 persone all’ora in cima al colle era eccessivo. Infatti la portata dell’ascensore è diminuita nel progetto definitivo.
Stefano Talato, dirigente della Regione, ha ammesso che tutti i pareri erano stati raccolti a vari livelli e che con il progetto definitivo venne individuata la ditta esecutrice dei lavori. Il processo è stato rinviato al 3 maggio quando saranno sentiti altri testi. Sono imputati l'ingegner Massimo Valandro, 61 anni, di Montegrotto, all'epoca dirigente dell'ufficio tecnico di Monselice, l'ex direttore del Parco Colli Nicola Modica, 47 anni, di Padova, il direttore dei lavori Andrea Cisco, 61 anni, di Venezia, Maurizio De Rossi, 48 anni, legale rappresentante di Eurocostruzioni e il direttore dei lavori Roberto Dall'Armi, 53, anni, di Belluno. I cinque imputati sono accusati di abuso edilizio e distruzione di bellezze ambientali in concorso. Si sta defilando la posizione dell’ex direttore del Parco, Modica. Un teste chiave ha riferito che non ha mai partecipato ad alcuna delle sedute della commissione dell’ente. Avrebbe solo trasmesso atti, non esprimendo pareri su di essi.
dal mattino di padova
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