È durato solo pochi giorni, lo spauracchio di un impianto a biogas al confine tra Monselice e Pernumia. Ieri mattina è giunta la conferma di ciò che il sindaco Francesco Lunghi aveva già preannunciato, l’altra sera, al consiglio comunale. Di fronte alla contrarietà di Monselice, la Biogreen srl di Mirano (Ve) ha inviato una lettera nella quale formalizza la sua decisione di rinunciare a costruire l'impianto. «Abbiamo preso contatti per le vie brevi con l'azienda in questione» spiega Lunghi «manifestando sin da subito le nostre perplessità sulla realizzazione dell'impianto, ad iniziare dai problemi che sarebbero sorti in fatto di viabilità. La Biogreen srl si è dimostrata molto comprensiva nei confronti della posizione dell'amministrazione comunale, spiegando sin dal primo momento di non voler fare alcun passo in contrasto con la volontà dell'amministrazione. Da una breve analisi, abbiamo constatato che era impossibile individuare in breve tempo delle soluzioni che andassero bene a tutti e quindi l'azienda, tenendo fede all'impegno, ha deciso di recedere dal suo progetto e oggi ha completato l'iter inviando una lettera ufficiale di rinuncia».
La questione, dopo l’allarme lanciato dal vicesindaco Gianni Mamprin e dal primo cittadino di Pernumia Luciano Simonetto, è stata al centro anche del consiglio comunale dell’altra sera, con due interpellanze sul caso, presentate la prima dalla maggioranza con Santino Bozza, Franco De Angeli e Lucio Perin e la seconda da Francesco Miazzi, Gabriella Zanin, Paolo Drago e Lorenzo Nosarti. Miazzi ha anche ricordato la vecchia questione della discarica che si troverebbe in questi terreni, nell’area di via Cavallino. Oggetto anche di un esposto nel 2005, finito poi in un cassetto per l’impossibilità di eseguire indagini in profondità. Mentre Drago ha evidenziato che le cementerie inquinano molto di più e consegnato, simbolicamente, una candela al sindaco, al capogruppo Pdl De Angeli e all’assessore all’Ambiente Zerbetto: un invito alla fiaccolata contro i rifiuti nelle cementerie che si terrà venerdì sera. Alla presenza di una folta delegazione di lavoratori, il consiglio ha affrontato il problema dei tagli ai servizi di pulizie dell’Ulss 17, imposti con la “spending review”. Votata all’unanimità, dopo acceso dibattito, la mozione che esprime preoccupazione per i tagli. Lunghi, che è pure presidente della conferenza dei sindaci dell’Uls, ha però sottolineato: «Dall’ 1 ottobre la stessa cooperativa potrà lavorare alla Riabilitazione di Conselve, che passa all’Uls 17, e al 5 Dita per la nuova facoltà di Scienze Infermieristiche. Auspichiamo non ci siano contrazioni dell’orario».
dal Mattino di Padova
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