La domanda non poteva avere un’altra risposta: «Ma ce l’avete sempre duro voi della Lega?». E che poteva rispondere Bozza Santino, classe 1948, consigliere regionale della Lega da due anni, militante da tempo immemore, di professione fabbro e di solidissima fede bossiana? «Anca massa». Appunto. E da lì è scattata la trappola di Giuseppe Cruciani, il giornalista di Radio24 che venerdì scorso alla «Zanzara», ha rivoltato il padovano Bozza come un pedalino, faticando ben poco a fargli dire frasi che ora scatenano un putiferio. Motivo del contendere? Ovviamente i gay. «Mica mi piacciono i ragazzini, noi siamo vecchio stampo», ha esordito Bozza. Servendo a Cruciani su un piatto d’argento, una bella sfilza di domande che hanno sortito un lungo monologo anti-gay: «Guai se ce ne fossero nella Lega, ci mancherebbe altro—è l’attacco —. Li ho visti in pubblico fare atti osceni. Non è che vanno in giro a toccare i ragazzini, ma si toccano tra di loro, le sembra poco? Io quando li vedo mi viene da sputare per terra. Il Creato dov’è? Se manca la coppia, dove andiamo a finire?».
Cruciani non si accontenta e spinge ancora. E Bozza non di fa pregare: «Io sono contro il diverso, loro sono malati. La donna ha la vagina e l’uomo ha il pene, tutto il resto è solo sesso e porcherie. Le sembra amore? Gli stiamo dando troppa libertà: non devono farsi vedere, andare in mezzo alla gente, cosa potrebbero dire i nostri bambini che oggi sono tanto intelligenti? I romani hanno perso l’Impero romano con i gay. Noi in Veneto li chiamiamo "culattoni", mi denunciano se lo dico? Se avessi avuto un figlio gay l’avrei curato, l’avrei portato personalmente a donne, per fargli capire: "questa è la tua vocazione". Noi della Lega mica possiamo fare come la sinistra: lì sono pieni di gay». Ma subito, e dal suo stesso movimento, il governatore Luca Zaia ci tiene a marcare le distanze: «Personalmente non concordo con una parola detta dal consigliere regionale Santino Bozza. In particolarmodo non condivido in maniera assoluta la sua affermazione che i gay sono "malati e diversi". Come leghista poi dico che questa non è la posizione della Lega e come ho detto al congresso di ieri auspico che i leghisti si occupino dei problemi veri del Nord, senza perdere tempo in inutili e irrispettose dichiarazioni».
Stesse parole dal segretario Flavio Tosi: «Il movimento non condivide néla forma né la sostanza delle dichiarazioni di Bozza». Duro anche Antonio De Poli, deputato dell’Udc: «Ci vada Bozza dallo psicologo per scoprire come mai da parte sua c’è tanto odio nei confronti delle persone omosessuali. La Lega si rivela, ancora una volta, partito razzista che mette i muri e alimenta l’odio nei confronti del diverso. Da cristiano dico che difendere la famiglia è tutta un’altra storia, diciamo no a ogni forma di omofobia e discriminazione. Mi sembra di rileggere le dinamiche di una triste pagina del passato: le argomentazioni secondo cui per natura ci si ritiene superiori a qualcun altro mi riportano indietro al nazismo».
da corriere.it
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