3 agosto 2012

«Monselice Uno ci deve 380.000 euro»

Trecentottantaquattro mila euro. Una cifra che da sola basterebbe a realizzare un’opera pubblica di una certa entità. A tanto ammonterebbero, secondo la denuncia del Partito Democratico, gli oneri di urbanizzazione dovuti al Comune da parte della società Monselice Uno. «Da un controllo contabile effettuato negli uffici, risulta che la Monselice Uno non abbia mai pagato le rate degli oneri di urbanizzazione che scadevano nel 2006 e nel 2007» spiega il capogruppo del Pd, Rino Biscaro. «Un debito che secondo i nostri calcoli, sommato agli interessi di mora, darebbe un totale di ben 384.000 euro». Sarebbero quattro, secondo i dati dell’ufficio contabilità, le rate mai saldate dalla società Monselice Uno.
Due relative al complesso commerciale e direzionale “Vega”, scadute l’11 novembre 2006 e lo stesso giorno dell’anno successivo, rispettivamente per 47.153 euro e 48.331 euro. Le altre due invece sono riferite ai lavori di completamento e modifiche interne ed esterne del complesso “Saturno”, sul lotto A di Monselice Uno. Queste ultime ammontano a 67.079 euro e 68.803 euro, e scadevano, rispettivamente, il 9 agosto 2006 e il 9 agosto 2007. Complessivamente, il totale dovuto al Comune sarebbe di 164.288 euro. «Ma trattandosi di somme non saldate alla scadenza, scattano gli interessi di mora nella misura dei quattro terzi» incalza Biscaro. «La cifra che ne esce sarebbe un’entrata vitale per il Comune, specialmente in un periodo come questo, in cui ci troviamo a dover far fronte a continui tagli in tutti i settori. Ci sono opere da finire, associazioni che attendono contributi, creditori da saldare. Inoltre» aggiunge Biscaro «quando si è approvata la variante per Monselice Uno, votazione a cui come minoranza non abbiamo partecipato, si era parlato di destinare gli oneri di urbanizzazione a rivitalizzare il centro storico. Vorrei chiedere al nuovo assessore all’Urbanistica, il sindaco Francesco Lunghi, come intende procedere per recuperare queste somme e se Monselice Uno ha già ottenuto un nuovo permesso di costruire per i lavori che sono ripartiti in questi giorni». Ora la parola passa al primo cittadino.

dal Mattino di Padova

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