Era il primo consiglio comunale dopo lo strappo tra l’Udc e la maggioranza. E le scintille non si sono fatte attendere. A dare il la ci ha pensato un’interpellanza presentata dal gruppo centrista, proprio sul divorzio dall’amministrazione del sindaco Francesco Lunghi. «Caro sindaco, dal momento che è orgoglioso nel ricordare ai cittadini che noi dell’Udc non abbiamo sostenuto la sua candidatura al primo turno» ha attaccato il consigliere centrista Giacomo Peraro «anche a noi oggi preme ricordarle, che da questo momento lei governa con il consenso del 46% dei cittadini monselicensi, ovvero la minoranza del paese, visto che lei ottenne al primo turno circa il 30% dei consensi e la Lega Nord che pure non corse con lei il 16%. Auguri sindaco».
Come in tutti i divorzi, non mancano le recriminazioni reciproche. Per l’Udc fu il sindaco a chiedere l’alleanza elettorale, «dato che non si fidava troppo dei suoi consiglieri del Pdl». Diversa la versione di Lunghi: «Dopo il primo turno elettorale mi sono incontrato con il candidato sindaco Stefano Peraro e l'Udc chiedeva l'apparentamento. Ho risposto che non l'avrei concesso, o mi dava l'appoggio esterno o ne avrei fatto a meno. E dopo sei mesi, la crisi politica è stata dovuta proprio all'Udc, e proprio la mia determinazione nel difendere gli assessori dell'Udc ha determinato la rottura nella mia maggioranza». (dal Mattino di Padova)
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