12 maggio 2012

Atti trasmessi in Procura, Parco nei guai

C’è già un’inchiesta aperta sul progetto di revamping, l’ammodernamento dell’impianto Italcementi di Monselice che prevede l’abbattimento di tre forni e la costruzione di un unico altoforno di 89 metri. È sul tavolo del pubblico ministero padovano Federica Baccaglini (al momento il fascicolo è senza indagati): ne consegue che a lei, probabilmente, finiranno gli atti trasmessi in procura dal Tar del Veneto con la sentenza dell’altro ieri che ha stoppato l’iter del progetto, bocciando i due fondamentali provvedimenti autorizzativi del revamping, l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Parco Colli il 13 dicembre 2010 e la delibera 316 della giunta della Provincia di Padova del 29 dicembre 2010. A far decollare l’inchiesta era stato un esposto presentato il 26 dicembre 2011 dal comitato “E noi?”, assistito dall’avvocato Maria Pia Rizzo che, a questo punto, già preannuncia di depositare a giorni una memoria «per portare a conoscenza del pm Baccaglini questi ultimi provvedimenti giudiziari».
«La sentenza del Tar che ha accolto il ricorso del Comune di Baone ci dà pienamente ragione e fa i nostri stessi rilievi» sottolinea l’avvocato Rizzo, «Non solo sostiene che il revamping è in contrasto con le norme di tutela del Piano ambientale e di quello Paesaggistico. Ma aggiunge che il progetto di revamping è stato adottato in violazione delle norme di tutela ambientale del Parco Colli, è stato disposto in mancanza di un progetto unitario fra i Comuni coinvolti come previsto dalla legge regionale e, in più, con il parere negativo della Commissione tecnica del Parco». Il legale rileva che il Comitato aveva denunciato «una serie di violazioni procedimentali attraverso le quali si è arrivati all’adozione del revamping. Quindi prendo atto con soddisfazione della pronuncia del Tar che ha rimesso gli atti alla procura per valutare eventuali reati, in particolare l’abuso d’ufficio. È quanto era stato richiesto anche dal comitato “E noi?”» commenta, «Con l’esposto abbiamo sollecitato la verifica della correttezza e della liceità di tutto l’iter procedimentale destinato a dare il via al revamping che non è una modernizzazione dell’esistente, ma un vero e proprio nuovo progetto». Un progetto simile è stato fatto dall’Italcementi negli Stati Uniti a Martinsburg in West Virginia. (dal Mattino di Padova)

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