Una famiglia su quattro non è in regola con il pagamento della mensa scolastica. E' il dato, clamoroso, che emerge da un'analisi curata dagli uffici comunali. Il "buco", per le casse del Comune, è di 28 mila euro: a tanto ammonta il totale dei pasti non pagati, dall'inizio dell'anno scolastico alla fine del mese di marzo. Un problema che l'amministrazione ha deciso di affrontare di petto: chi non avrà regolarizzato la propria posizione, non potrà iscrivere il figlio alla mensa il prossimo anno. Sono 270 in totale, quasi tutte italiane, le famiglie che risultano in arretrato con i pagamenti dei buoni pasto.
Se per 90 famiglie si tratta di un debito sotto i 50 euro, che può anche essere ascritto a una semplice dimenticanza o a un ritardo nella “ricarica”del fondo cassa per pagare i pasti del figlio, sono però 79 i genitori che hanno un debito dai 50 ai 100 euro, e addirittura 101 le famiglie che devono al Comune somme superiori. In un paio di casi, di famiglie monselicensi, si arriva addirittura ai 700 euro. Ma sono tutte residenti in Comuni esterni le famiglie che hanno un debito tra i 400 e i 600 euro: provengono da Due Carrare, Galzignano, Battaglia Terme, Este, Baone, Solesino, San Pietro Viminario, Pozzonovo, Arquà Petrarca, Stanghella, Casalserugo, Sant'Urbano. In totale, il 30% di chi non paga le mense risulta residente fuori Monselice. Ora per l'amministrazione comunale è giunto il momento di prendere provvedimenti: il buco di 28 mila euro, infatti, incide ulteriormente sui fondi, già sostanziosi, destinati alle mense. Dei 579 mila euro di costo totale del servizio, duecentomila entro fine anno saranno coperti dal Comune, tra agevolazioni ed esenzioni. «Abbiamo inviato una prima lettera a tutte le famiglie in ritardo con i pagamenti, e segnaleremo le rispettive situazioni anche ai sindaci degli altri Comuni» spiega l'assessore all'Istruzione Gianni Mamprin, che aggiunge: «Comprendiamo il momento di difficoltà, ma invitiamo chi veramente ha dei problemi a mettersi in contatto con noi e con i servizi sociali. Possiamo fare un piano di rientro per i debiti. Non abbiamo mai negato un pasto ad alcun bimbo. Ma chi non si mette in regola, il prossimo anno non potrà più iscrivere il proprio figlio alla mensa». Le verifiche si faranno più stringenti, l'anno prossimo, anche sul pagamento del trasporto scolastico: anche questo, come già le mense, verrà informatizzato. Solo online, dal prossimo anno, anche le iscrizioni alle scuole.
Il Mattino di Padova
Nessun commento:
Posta un commento
Facci sapere cosa ne pensi...