La svolta, per la Società Rocca, potrebbe arrivare entro questo mese. Le trattative sono intense e fervono i contatti con la Regione Veneto: il sindaco Francesco Lunghi ha avuto l’ultimo incontro pochi giorni fa. Obiettivo del primo cittadino è consegnare all’amministrazione comunale di Monselice, presente e futura, il timone della Società che gestisce il bene monumentale della Rocca, proprietà della Regione Veneto. L’attuale Consiglio di amministrazione, presieduto da Ferdinando Businaro, è scaduto da anni e resta sempre in prorogatio. «Entro aprile va presentato il bilancio della Società Rocca ai tre soci: Regione, Provincia e Comune di Monselice, e in quella sede chiederò il rinnovo del CdA» anticipa Lunghi «Credo che gli altri soci saranno d’accordo».
Nei giorni scorsi, il primo cittadino si era spinto fino a promettere una raccolta di firme tra la popolazione, per “riconsegnare ai monselicensi la gestione della Rocca”. Dichiarandosi nettamente contrario all’ipotesi di accorpamento della Società Rocca ad altre partecipate regionali. Ipotesi già contenuta nella delibera approvata alla fine dello scorso anno dalla giunta regionale: prevede l’accorpamento delle società immobiliare Marco Polo Srl, Rocca di Monselice Srl, Terme di Recoaro Spa e Società Veneziana Edilizia Canalgrande Spa. Ma il sindaco manifesta un certo ottimismo. «Ho avuto un incontro interlocutorio in Regione e ho perorato la causa che la società Rocca deve essere un bene di Monselice, anche se è patrimonio della Regione». La proposta di Lunghi, in sostanza, sarebbe che il bene resti di nuda proprietà della Regione, mentre la gestione verrebbe demandata al sindaco pro tempore o a un suo delegato. A giorni si dovrebbe sapere se qualcosa si sbloccherà.
Mattino di Padova
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