28 febbraio 2012

Residenti e bottegai di via 28 Aprile temono l’isolamento

Prima ancora del cantiere, partono… le proteste. Hanno depositato una petizione in Comune, corredata da circa 370 firme, i residenti e i negozianti di via 28 Aprile a Monselice: si sono costituiti in comitato e chiedono una serie di rassicurazioni, in vista della partenza dei lavori per la sistemazione della via.
«Chiediamo all’amministrazione comunale un incontro al quale siano presenti anche l’ente appaltante, il Centro Veneto Servizi – spiegano – e la ditta che eseguirà i lavori». Sono cinque i punti sui cui il neonato comitato chiede chiarimenti e avanza delle proposte. Il tutto per far sì che il lungo e complesso cantiere, in scaletta da marzo a novembre, risulti il più possibile indolore per chi abita o lavora nella via.

«Considerata la durata stimata dei lavori, 280 giorni – scrivono i firmatari della petizione – chiediamo che sia assicurata la loro continuità senza interruzioni dovute a ferie o festività, in modo che sia garantita sempre l’attività del cantiere».
La seconda richiesta, è di consentire a residenti e commercianti di poter fruire di aree di parcheggio per i propri automezzi, o di un pass per il parcheggio libero. Altra necessità, quella di garantire per quanto possibile l’accesso alle attività commerciali che devono effettuare operazioni di carico-scarico delle merci.
«Chiediamo di conoscere l’esatta tipologia degli interventi sui servizi e sottoservizi e gli eventuali oneri a carico di residenti e commercianti per la messa a norma» continua il comitato. Che solleva anche un altro problema di ordine pratico: quello del conferimento dei rifiuti. La proposta in questo caso è di stabilire almeno due punti di raccolta facilmente raggiungibili anche dalle persone anziane residenti in via 28 Aprile. Altra questione non di poco conto, la necessità che sia assicurato il passaggio dei mezzi di soccorso: soprattutto tenendo presente che nella via abitano diverse persone anziane e malate.
Infine, il comitato chiede la garanzia della presenza di un referente a cui rivolgersi per risolvere i problemi che dovessero sorgere nel corso dei lavori. Lavori sicuramente necessari, attesi da tempo e indispensabili per il rilancio della via, questo lo riconoscono tutti: l’auspicio è che si possano portare avanti trovando il modo per limitare al massimo i disagi.

dal Mattino di Padova

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