21 febbraio 2012

Due euro a testa per salvare il Tribunale di Este

Due euro a testa. É questo il prezzo che ogni abitante della bassa padovana dovrebbe pagare per il mantenimento dell'ufficio atestino del giudice di pace. Il conto, calcolatrice alla mano, lo hanno fatto i sindaci e gli avvocati della zona. Che si sono riuniti l'altra sera nella sala Fumanelli, a due passi dal tribunale di Este. L'incontro era stato organizzato per fare il punto sulla situazione dell'ufficio giudiziario estense, che rischia di essere accorpato a quello di Padova.
I tagli del Governo, infatti, porterebbero alla chiusura di un importante punto di riferimento per una quarantina di Comuni a sud del capoluogo provinciale. Nel territorio vivono migliaia di persone, per non parlare degli addetti ai lavori: avvocati, commercialisti, periti e personale dell'ufficio, che dovrebbero andare a Padova per lavorare. Per quanto riguarda la parte penale e civile della faccenda bisognerà attendere qualche tempo, ma sul versante dei giudici di pace la questione è molto chiara. La normativa sottolinea come il servizio possa essere mantenuto nelle sedi decentrate, ma solo se i Comuni si accollano le spese. Il magistrato verrebbe pagato comunque dallo Stato, però ci sono da mettere in conto le bollette, gli affitti e il personale dell'ufficio.

La proposta emersa durante l'assemblea prevede un'unica sede a Este, cui farebbero capo anche Montagnana e Monselice. Secondo una prima stima la struttura costerebbe alle pubbliche amministrazioni fra i 250 e i 300 mila euro l'anno. Che, suddivisi per gli abitanti del comprensorio, portano il costo pro capite per abitante a circa due euro. Qualche sindaco si è già esposto, affermando di essere d'accordo con l'idea dell'accentramento atestino. Altri, soprattutto quelli delle località meno popolose, potrebbero storcere il naso di fronte a una nuova spesa. Con i tempi che corrono e i magri bilanci, un capitolo dedicato al giudice di pace andrebbe a scombinare equilibri già precari. Gli amministratori si incontreranno entro breve per discutere della proposta.

Gazzettino di Padova

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