Condomini abitati da anni, ma ancora privi dell'agibilità: dopo il caso di via Verdi, si moltiplicano le segnalazioni su situazioni analoghe, in altre zone del territorio comunale. Una storia per certi versi molto simile, è quella dei condomini realizzati in via Beata Madre Teresa di Calcutta, laterale di via Argine Sinistro, e completati già nel 2003. C'è gente che ci abita da 8 anni senza ancora aver ottenuto l'agibilità: l'impresa costruttrice non ha mai completato i lavori per le opere di urbanizzazione, e il Comune non l'ha quindi concessa. Anche in questo caso, a rompere il silenzio è uno dei residenti. Stanchi di una situazione che non consente loro di rivendere gli immobili che hanno comprato e li rende per certi versi abusivi nei confronti delle società che erogano i servizi.
«Il nostro è un condominio di 15 appartamenti – spiega un residente –Noi abbiamo comprato casa e ci abitiamo da 8 anni. All'epoca, quando siamo andati in Comune a chiedere la residenza, ci hanno detto che non potevano darcela, perché mancava ancora l'agibilità». Dopo qualche protesta, i malcapitati hanno ottenuto di avere almeno la residenza. Ma l'agibilità continua a mancare. Il complesso residenziale, completato nel novembre 2003, è stato costruito dall'impresa Rossi Costruzioni di Piove di Sacco, e fa parte di un piano di lottizzazione più ampio, che comprende la circostante area di via Argine Sinistro. Direttore dei lavori era il geometra Ivano Castello. A condominio completato, l'impresa è fallita e nessuno quindi ha ultimato le opere di urbanizzazione, previste dal piano di lottizzazione. Non si tratta di grandi interventi: la realizzazione di un parcheggio, la sistemazione di verde e marciapiedi. Gli uffici comunali hanno quindi bloccato la seconda parte della lottizzazione, in attesa che la ditta che doveva procedere con i lavori di costruzione, l'impresa di Sandro Vettorato, presidente del consorzio, sistemasse le opere d'urbanizzazione.
In effetti, negli ultimi mesi si è visto un cantiere per l'allargamento della rampa di accesso al quartiere. Manca però ancora il completamento dei lavori, inoltre le opere dovranno poi essere collaudate prima che l’opera possa essere conclusa e l’agibilità rilasciata. «Ora i lavori sembrano essersi fermati, mente il cantiere del nuovo complesso va avanti, e noi siamo sempre senza agibilità – osservano i residenti – Avremmo bisogno di vendere il nostro appartamento e non possiamo farlo, salvo svenderlo».
Mattino di Padova
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