9 gennaio 2012

Quella oncologica è una patologia di massa.

Gastone Zilio, medico di famiglia
Mi sorprendono sempre la sensibilità e l’umanità degli Amministratori Medici locali e regionali indulgenti alle esigenze della produzione industriale, garantisti sull’occupazione e così poco appassionati al diritto alla salute di tutti i propri cittadini: va bene essere attenti alle necessità economiche di alcune migliaia di persone (è doveroso e ne siamo tutti consapevoli, visto l’attuale rovescio economico) ma le condizioni di salute, e nello specifico il rischio di ammalare di cancro, sono considerate attualmente una criticità nel Nord Italia, nel Veneto e nella Bassa.
Questo alla luce dell’elaborato da Airtum e da Aiom, una fotografia della situazione oncologica in Italia, definita “una patologia di massa” (http://www.registri-tumori.it/cms/node/2172 : I numeri del cancro in Italia 2011) e presentato il 6 dicembre 2011 presso il Ministero della Salute. E finalmente si indica l’inquinamento dell’ambiente come un importante cofattore dell’espressione della malattia neoplastica “Quella oncologica è una patologia di massa".

Il numero di malati di cancro in Italia è in netto aumento, data la copresenza di una serie di fattori che vanno dall’invecchiamento demografico, all’avanzamento e alla maggiore diffusione delle tecniche diagnostiche, allamigliorata efficacia dei trattamenti. Quella oncologica e una patologia di massa.“I dati ISTAT indicano che i decessi per tumore nel 2007 sono stati circa 172.000 degli oltre 572.000 decessi verificatisi in quell’anno. Nell’area dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), si stima che nel 2011, in Italia, i decessi causati da tumore saranno circa 174.000 (98.000 fra i maschi e 76.000 fra le femmine).I tumori sono la seconda fra le cause di morte (30% di tutti i decessi) dopo il gruppo delle cause cardiocircolatorie (39%). Il peso dei tumori è più rilevante tra gli uomini, dove causano lo stesso numero di decessi delle cause cardiocircolatorie (35%) rispetto alle donne dove rappresentano il 23% dei decessi.Tra gli uomini il tumore del polmone risulta la prima causa di morte oncologica in tutte le fasce di età, rappresentando il 17% dei decessi tra i giovani (0-49 anni), il 31% tra gli adulti (50-69 anni) e il 27% tra gli ultrasettantenni. Tra le donne il tumore che si colloca al primo posto in termini di mortalità in tutte le fasce di età è il tumore della mammella, che rappresenta il 30% dei decessi tra le giovani, il 20% tra le adulte e infine il 13% tra le donne in età superiore a 70 anni. Il rischio di morire per tumore nel corso della vita interessa un uomo ogni 3 e una donna ogni 6.”

Zilio dr. Gastone MMG, Monselice

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