Sono ore frenetiche queste per il destino del progetto di recupero dell'ex calcificio di San Bortolo, la fabbrica di calce dismessa più di trenta anni fa. Presentato nei mesi scorsi dall'assessore all'urbanistica Alberto Negrello, il progetto prevede l'abbattimento dell'ecomostro e la costruzione di un nuovo insediamento residenziale e commerciale. Nello specifico nella nuova area, oltre ai lotti residenziali, dovrebbero nascere nuove attività commerciali, parcheggi, un'area verde e una pista ciclabile per collegare la frazione alla statale in tutta sicurezza. Il progetto non godrebbe però del pieno appoggio dell'amministrazione comunale.
Tanto che l'assessore ai lavori pubblici Andrea Tasinato e il consigliere di maggioranza Tiziano Montecchio nelle scorse settimane, presentando il progetto della nuova piazza della frazione, hanno manifestato pubblicamente le proprie perplessità. E ora circolano voci di una clamorosa bocciatura del progetto di riqualificazione dell'ex fabbrica di calce da parte dell'ufficio tecnico.
Ma cosa c'è di vero? «Smentisco nel modo più assoluto che il progetto sia stato bocciato. - afferma categorico il sindaco Francesco Lunghi - C'è stato solo un momentaneo rallentamento. Ma la prossima settimana è già previsto un incontro tra amministrazione e progettisti per individuare il piano guida da seguire per ogni nuovo intervento nel territorio della frazione. Proprio vicino all'area dell'ex calcificio ci sono infatti due aree perequate che presto saranno oggetto di intervento. E il desiderio dell'amministrazione è quello di individuare un disegno comune per lo sviluppo della frazione. Concretamente non credo però che questo comporterà cambiamenti sostanziali al progetto dell'ex calcificio. Al massimo chiederemo di apportare qualche piccolissima modifica».
«Sono tranquillissimo. - fa sapere da parte sua Negrello - Il progetto ha subito effettivamente qualche rallentamento, dovuto anche alle esigenze del progettista, ma sono fiducioso che ripartirà rapidamente e senza intoppi».
Gazzettino di Padova
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