13 gennaio 2012

Aumenta l’addizionale Irpef, nuovi tagli alle spese.

Tagli alle spese e aumento dell'addizionale Irpef anche in Comune a Monselice. Sono questi i passaggi più "dolorosi" del bilancio di previsione che l'amministrazione comunale stra predisponendo in questi giorni. Non senza qualche malumore dentro la maggioranza. Il bilancio, notoriamente, è uno dei banchi di prova più importanti per la tenuta della maggioranza. E' di nuovo una lunga sfilza di tagli quella con cui la città della Rocca si deve confrontare. «Il bilancio, che spero di portare in consiglio comunale per fine mese, è pesantemente condizionato dalle manovre Berlusconi e Monti – mette in chiaro il sindaco Francesco Lunghi –. Per quanto riguarda l'Imu, manterremo le aliquote previste dal decreto Monti. Ma vorrei fosse chiaro ai cittadini che di fatto l'Imu non andrà nelle casse comunali. Inoltre lo stato ci ha tolto l'addizionale che spettava ai Comuni sulle bollette Enel: per Monselice questo si traduce in un taglio già sicuro di 218.000 euro. Oltre a questo, dovremmo avere un altro taglio di 440.000 euro dalla manovra Berlusconi. E dovremo fronteggiare una maggiore uscita per pagare le rate dei mutui contratti lo scorso anno per le opere in programma per il 2012 e 2013: via 28 Aprile, villa Pisani, piazza di San Bortolo e scuole. In totale sono 230.000 euro l'anno di spese correnti». La strategia, quindi, per il primo cittadino Lunghi è chiara: «Gli unici strumenti a nostra disposizione attualmente sono il taglio delle uscite, sulle spese facoltative, a l'aumento dell'addizionale Irpef. Lo fanno tutti i Comuni, lo dovremo fare anche noi. Abbiamo deciso di non tagliare il sociale, ma proprio per questo i fondi da qualche parte li dobbiamo trovare». Proprio sul livello della tassazione, però, la discussione è accesa all'interno della maggioranza e l'Udc sta dando del filo da torcere al sindaco. Altro tasto dolente, anche se non è una sorpresa, sarà lo stop ai nuovi mutui. Con il tetto dell'indebitamento all'8%, che scatta da quest'anno, Monselice non potrà più contrarre mutui per finanziare le opere pubbliche. Bisognerà ingegnarsi per trovare nuove forme di finanziamento.
Mattino di Padova 13/01/2012

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