Accorpamento degli istituti comprensivi, genitori alla riscossa. Lanciano una petizione, già corredata da 300 firme, indirizzata al presidente della Regione Luca Zaia e all'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan. La richiesta, sospendere la delibera con cui la giunta comunale ha chiesto l'unificazione di "Zanellato" e "Guinizelli" e aprire quel confronto che finora è mancato. L'altra sera, intanto, se n'è parlato in un'infuocata assemblea in sala consiliare: presenti il sindaco Francesco Lunghi, l'assessore all'istruzione Gianni Mamprin, il dirigente scolastico Eliana Scalzotto, i consigli di istituto e i presidenti dei comitati genitori delle due scuole.
Ma anche molti semplici genitori. Tante le domande, tanta la rabbia per una decisione presentata a giochi già fatti. Gli amministratori hanno difeso la scelta, assicurando che non cambierà nulla, mentre la dirigente ha spiegato di aver coinvolto i consigli di istituto: secondo i genitori invece non è stato fatto. Su tutto, la paura per il "mostro" da quasi 2000 alunni. Timori che i genitori ribadiscono nella loro petizione, indirizzata anche alla presidente della provincia, Barbara Degani, all'assessore provinciale all'istruzione Mirko Patron, alla Direzione Istruzione, ai consiglieri regionali, provinciali e agli amministratori comunali. I genitori contestano che, in base alla normativa regionale, l'amministrazione comunale di Monselice non aveva l’obbligo di prevedere accorpamenti. «In vari momenti sono stati chiesti all'amministrazione incontri con gli organi collegiali e con i comitati genitori per l’eventuale proposta di accorpamento» dicono i genitori, che elencano ben cinque richieste. Tra i punti critici che la petizione solleva, il rischio che si cerchi di uniformare l’offerta formativa, per esigenze di semplificazione, con minore scelta di orari; i problemi di una graduatoria unica degli insegnanti; la drastica limitazione della funzione educativa e di referente con le famiglie del dirigente scolastico. I genitori chiedono la sospensione dell’iter di approvazione della proposta di accorpamento e che la questione venga affrontata in un tavolo di concertazione tra tutti i soggetti interessati.
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