5 dicembre 2011

Approvato il piano che può sbloccare l’ascensore sul colle

Ascensore nella Rocca, avanti tutta. L’amministrazione comunale rilancia il progetto per l’impianto di risalita dentro al colle della Rocca: lo fa con il piano particolareggiato per il centro storico, adottato con una delibera votata lunedì scorso dalla giunta. Via d’uscita. Prende corpo insomma la “exit strategy” voluta dal sindaco Francesco Lunghi per superare l’empasse e cercare di portare a compimento il progetto dell’ascensore. Progetto, com’è noto, molto contestato, tanto che il cantiere è ancora sotto sequestro per l’indagine avviata dalla magistratura. L’udienza preliminare del processo ascensore si terrò il 6 marzo.


Il gup padovano Lara Fortuna dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Roberto D'Angelo a carico di Massimo Valandro, Nicola Modica, Andrea Cisco, Maurizio De Rossi, Roberto Dall'Armi. Diverse le accuse contestate a vario titolo, dal falso ideologico all’abuso edilizio. Nonostante il passato burrascoso della vicenda ascensore, l’amministrazione è sicura di poter “sanare” la questione. Già nel febbraio 2010 ha affidato all’architetto Lino De Battisti un incarico da 18.972 euro per la redazione dei tre piani particolareggiati previsti dalla variante per il centro storico: Parco della Rocca, Cava, Lungofiume. Torna l’ascensore. Cosa prevede per la Rocca il piano adottato? La “sistemazione dello spazio della cava con la previsione di spazi a parcheggio, per spettacoli e fiere all’aperto, con pavimentazioni idonee (martellina, porfido o ghiaino), l’inserimento del teatro verde e la previsione di un manufatto per l’ascensore (stazione di valle)”. E poi il “completamento del progetto dell’ascensore, con relativa stazione di monte”. Viene anche precisato che “la posizione dell’ascensore sfrutta il cavedio e la stazione di valle progettata e già in parte attuata”. Niente park interrato. Rispetto alle idee iniziali, qualcosa è stato bloccato dalla Regione. Lo scorso 28 luglio la Direzione Demanio e Patrimonio della Regione ha detto no al progetto del sindaco di creare un parcheggio sotterraneo in cava della Rocca.

«Un’opera non prevista dalla programmazione regionale – afferma la Regione – e ritenuta di difficile realizzazione per molteplici complicanze ambientali del sito già depauperato nel passato dalle attività estrattive». Per questo, il parcheggio interrato è stato stralciato dal piano. Il lungofiume Bisatto. Il piano contempla anche la sistemazione dell’area adiacente le antiche mura e via Argine Destro (anche questa di fatto già attuata). Qui si parla di destinazione a parcheggio pubblico e in alternativa a mercato all’aperto e sagre, ma anche di una fascia a verde, che richiami il “vallo”.

mattino di padova | 4 dicembre 2011

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