Ufficio tecnico nel mirino. Si preannuncia incandescente, quanto delicata, la discussione che si terrà domania in consiglio comunale sulla mozione, presentata dai consiglieri del centrosinistra, che solleva il problema del funzionamento dell’ufficio tecnico comunale. Tanto delicata, che il consiglio ne parlerà in seduta segreta. Non sarà ammesso quindi il pubblico, ma non potranno entrare nemmeno gli assessori. La “patata bollente”, che i consiglieri Francesco Miazzi, Rino Biscaro, Gabriella Zanin e Pietroantonio Aldrigo porteranno in consiglio, è quella legata a una serie di lamentele giunte da professionisti e tecnici del settore.
Il caso scoppia a distanza di pochi mesi dalla riorganizzazione degli uffici decisa, nella primavera di quest’anno, dall’amministrazione comunale, con una serie di accorpamenti di funzioni, spostamenti di personale, nuove modalità di rapporto con il pubblico. Ma anche ad un anno dal concorso che ha portato alla nomina del nuovo dirigente dell’area tecnica, l’ingegner Mario Raniolo. Nel frattempo sono anche cambiate le modalità per la presentazione dei progetti. «La crisi dell'edilizia ha probabilmente ridotto la richiesta di permessi a costruire – fanno notare i consiglieri nel testo della mozione –. L'orario di ricevimento dell'ufficio tecnico per l’edilizia privata ha subito una riduzione. Sono stati quindi estesi i tempi di lavoro disponibili per l’esame delle pratiche edilizie».
Ma nonostante questo, ai consiglieri sono giunte numerose segnalazioni dai tecnici del settore, che denunciano ritardi di molti mesi per la concessione dei permessi per costruire e una forte dilatazione dei tempi per le relative istruttorie. Per un permesso di costruire richiesto a maggio, il committente è ancora in attesa del rilascio: un mese per comunicare l’avvio del procedimento, altri due per la richiesta di documenti integrativi, e poi più nulla. La mozione chiede di impegnare il sindaco ad approfondire le cause delle disfunzioni e ad intervenire per rimuovere le problematiche che hanno portato a questa situazione. Il tema è delicato perché la discussione potrà toccare le persone coinvolte, con giudizi sul loro operato. Per questo motivo la seduta si terrà a porte chiuse.
Mattino di Padova 27/11/2011