13 gennaio 2013

Sculture nelle rotatorie: belle, brutte o pericolose?

Appena il tempo di collocarla all’interno della nuova rotatoria, e già scoppia la polemica. A Palazzo Tortorini si fa un gran parlare della nuova scultura di Roberto Tresin, “Eleganza”, posizionata nel rondò di via Verdi.
Tutto comincia quando il sindaco, in una riunione con tutti i dirigenti, si lascia andare a giudizi personali di scarso gradimento per l’opera. Se a ciò si aggiunge che l’artista, autore anche della scultura “Torre” al centro della rotatoria della Rovigana è un dipendente comunale (addetto al Centro elaborazione dati) e che proprio stamattina, dalle 9 in sala consiliare, verranno presentate le sue opere all’interno del convegno sull’arredo urbano, si può intuire come la notizia abbia fatto in un lampo il giro di Palazzo Tortorini.

Dal canto suo, il sindaco Francesco Lunghi assicura che le obiezioni sono soprattutto di carattere tecnico. «È emerso con i vigili il problema che la scultura, posizionata nella nuova rotatoria, potrebbe essere pericolosa» spiega il primo cittadino. «È costruita in metallo con delle lamiere incurvate, se qualcuno fa un incidente e ci finisce contro potrebbe farsi male. Ora quindi vigili e ufficio tecnico dovranno valutare se spostarla». Quanto al giudizio estetico, Lunghi ammette: «A me non piace, avrei preferito un normale cartellone di benvenuto a Monselice. Ma è un giudizio personale, che ho espresso in un ambito privato».
«Dissento dall’opinione personale del sindaco» controbatte l’assessore Tasinato che ha scelto e voluto la scultura in quella posizione «ritengo Roberto Tresin un artista in grado di dare maggior lustro alla nostra città e lo vorrei consulente per quanto riguarda i progetti inerenti l’arredo urbano. Il primo punto sul quale andremo a ragionare è l’area davanti al Municipio. So benissimo che per qualche mio collega l’arredo urbano è solo la segnaletica stradale, ma altre città vivono l’arredo urbano in modo completamente diverso. Io comunque rispetto l’opinione di tutti, anche se non la condivido».
Ma anche il sindaco, più tardi, interviene con una nota a ribadire la sua stima per Tresin: «Sono orgoglioso di avere un concittadino artista già conosciuto e apprezzato da molti: le sue opere contribuiscono a valorizzare la nostra città» scrive.

2 commenti:

  1. la domanda più ovvia: il sindaco dov'era quando hanno approvato i progetti delle due opere ?
    Quanto alle opere,con tutto rispetto per l'artista e le sue buone intenzioni,mi ricordano i coperchi delle lattine di sardine.
    Da abbinare alle panchine di Conte,adatte per i bagni pubblici.
    Avanti .
    Antonio

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  2. Se ne è evidentemente occupato l'assessore Tasinato. D'altronde finché l'arredo urbano non viene concepito come qualcosa di coordinato e (perché no?) frutto magari di un bel concorso di idee aperto a giovani universitari pagato con una bella borsa di studio, continueremo solo ad accontentare di volta in volta le esigenze estetiche (od economiche) dell'assessore competente di turno.

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