19 agosto 2012

Rosina contro Bozza: «Il caldo dà alla testa»

Santino Bozza “il tollerante” non convince il collega di opposizione Emanuele Rosina, che critica le esternazioni del compagno leghista e rincara la dose contro la “moschea” di via Negrelli. L’altro ieri Bozza, consigliere regionale della Lega Nord, ha preso posizione contro le polemica del collega di partito Rosina, che qualche settimana fa aveva inveito contro il centro di preghiera islamica di via Negrelli. Un capannone privato, affittato per un mese ad un’associazione musulmana per celebrare il Ramadan. Bozza, a sorpresa, ha preso le parti della comunità islamica di Monselice. «L’esternazione di Bozza mi lascia perplesso in quanto non da molto tempo, assieme a me, ha votato una mozione che vieta in via assoluta la realizzazione nel nostro territorio comunale di centri islamici o moschee. Probabilmente il caldo dà alla testa», è il commento piccato di Rosina.
Che sul caso specifico aggiunge: «Il mio intervento sul centro di preghiera non ha voluto, in nessun caso, esprimere intolleranza nei confronti di chi prega una religione diversa dalla mia. Vuol essere un chiaro segnale per chi arriva nelle nostre terre senza rispettare le regole base. Il capannone in questione è stato costruito in un terreno censito nel Prg come Ac D2: gli addetti ai lavori capiranno subito che un tale insediamento non è possibile perchè incompatibile con la destinazione d´uso». Rosina conferma poi i suoi timori: «L’associazione di musulmani di via Costa Calcinara, inizialmente composta da circa una quarantina di persone, ha visto in poco tempo crescere il numero degli associati e frequentatori fino a raggiungere picchi di trecento partecipanti: non si può non prevedere come prossimo logico sviluppo di tali attività la creazione di una vera e propria moschea nel territorio di Monselice, appetibile più di altri anche per la presenza di un´uscita dell´autostrada, di una stazione ferroviaria e di numerose strade statali. Credo che prevenire sia meglio che curare e la mia preoccupazione è anche motivata dal fatto che sappiamo benissimo che in queste strutture più che pregare si fa una politica che inneggia all´odio contro l´Occidente e contro la religione cristiana, circostanze rilevate da indagini di polizia, sia a livello nazionale che internazionale».

dal Mattino di Padova

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