I rifiuti nei cementifici dividono il Partito democratico locale. Non è stato certo indolore lo strappo che si è consumato in occasione dell’ultimo consiglio comunale, al momento del voto sulla mozione per impedire l’uso di rifiuti nel processo produttivo alla Cementeria di Monselice. Solo tre i voti a favore (Miazzi, Zanin e Nosarti): a fare rumore il voto contrario della Lega Nord, ma ancor di più l’astensione dei consiglieri del Pd, Rino Biscaro e Antonio Aldrigo. Una posizione che non è affatto condivisa dal segretario cittadino del Partito democratico, Pierluigi Giaccarello, che in una nota si smarca dai due consiglieri. «La mia posizione rispetto al tema rifiuti nei cementifici è chiara ed inequivocabile» sottolinea Giaccarello. «Esprimo un parere contrario all'uso dei rifiuti come combustibile e allo stesso modo per le cosiddette "attività di recupero", che in realtà cercano di mascherare l'utilizzo dei rifiuti in queste produzioni industriali.
Sono e resto convinto» continua il segretario «che la vocazione produttiva principale dei cementifici, ossia la produzione di cemento, possa essere sopportata ancora dal territorio in un contesto di progressiva e programmata dismissione degli impianti che restano incompatibili con il luogo dove sono ubicati in una tempistica che possa garantire la riconversione lavorativa di quanti oggi sono occupati nei cementifici». Dal canto suo, Giaccarello assicura che trasmetterà la proposta di delibera bocciata, in primis al capogruppo Pd in Provincia Fabio Rocco, per ottenere un'Autorizzazione Integrata Ambientale che consideri la presenza di tre stabilimenti nel raggio di 5 chilometri e i limiti più restrittivi che per gli stessi inquinanti sono imposti agli inceneritori. «L'uso dei rifiuti nei cementifici» chiude Giaccarello «è un modo per trarre oggi vantaggio competitivo da minori costi di produzione salvaguardando parzialmente la produzione, quindi parte dei posti di lavoro, ma diventa domani un modo rapido per favorire la riconversione di stabilimenti che potranno abbandonare la loro vocazione produttiva principale a favore di quella di redditizi inceneritori dove non vi sarà bisogno degli attuali occupati. Il disegno mi pare evidente e personalmente continuerò ad oppormi a un futuro di questo tipo, dentro o fuori del Pd di Monselice qualora si rendesse necessario».
dal Mattino di Padova
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