17 giugno 2012

Ordini contraddittori dopo il terremoto

Emergenza terremoto: non tutte le scuole monselicensi hanno reagito nella stessa maniera perché non ci sono state disposizioni chiare e univoche. E ci sono state conseguenze anche sulle feste di fine anno scolastico. In alcune scuole sono saltate, in altre no: di qui il malumore di molti genitori, che fanno notare la disparità di trattamento. «Il 29 maggio, giorno della scossa delle 9, da alcuni plessi era stata diffusa l'informazione che bisognava andare a prendere i figli perché c'era l'ordinanza del sindaco di chiusura scuole» spiegano i genitori. Mentre invece l’amministrazione comunale aveva ordinato l’evacuazione temporanea: una volta accertato che non c’erano pericoli, gli alunni potevano rientrare. Ma intanto, molti genitori si sono recati a prelevare i figli, sicuri che fosse stato ordinato dal Comune.
Il tutto, tra l’altro, ha avuto delle ripercussioni sui buoni pasto: un centinaio di famiglie ha dovuto pagare il pasto non consumato, dato che non era più possibile, dopo le 9, comunicare l’assenza. Ma confusione è sorta anche per le feste di fine anno. «In alcuni plessi la festa s’è svolta con i bambini nel cortile della scuola, e i genitori all'esterno dei cancelli» spiegano i genitori «altri plessi si sono spostati senza problemi nell'aula magna del Kennedy; un plesso ha potuto festeggiare in centro a Monselice, utilizzando piazza Mazzini; in altri, infine, è stata decisa la sospensione della festa».

dal Mattino di Padova

Nessun commento:

Posta un commento

Facci sapere cosa ne pensi...

Cerca nel blog