20 febbraio 2012

La vecchia pescheria entro giugno diventerà un bistrot

Partiranno già entro la fine del mese i lavori per il restauro della vecchia Pescheria. Ad assumersi l’onere di trasformare lo storico edificio in un raffinato caffè-ristorante-bistrot è stato l’attuale gestore del ristorante Gero di Vanzo, Luigi Moressa, insieme alla socia Stefania Toniolo. L’operazione, con la formula del project financing, permetterà il recupero dell’immobile senza oneri per l’amministrazione comunale. Ecco quindi alcuni dettagli sul locale che segnerà una seconda vita per lo stabile da sempre deputato ad ospitare i venditori di pesce. A partire dal nome. Il nuovo locale si chiamerà “Kairos”, come il dio dell’opportunità, dell’attimo da cogliere. Non sarà né un semplice bar, come già ce ne sono molti a Monselice, né un ristorante in senso classico.
«L’idea è quella di realizzare un caffè con cucina – spiega Moressa – qualcosa di più agile e moderno rispetto a un classico ristorante, un posto dove ci si possa fermare per la colazione, per un pranzo veloce o più particolare, e che la sera diventi un ristorantino. Pensiamo di ospitare anche esposizioni d’arte e musica dal vivo». Ma come si concretizzerà questa particolare proposta negli spazi della ex Pescheria? Il progetto prevede che il locale si sviluppi su un piano unico, con un soppalco ridotto solo sopra la zona cucina. La proposta originaria contemplava anche l’idea di un soppalco più esteso, ma questa ipotesi si è scontrata con il no della Soprintendenza. Di conseguenza i futuri clienti del “Kairos” si siederanno in uno spazio dal soffitto molto alto (7,80 metri) ma relativamente piccolo: complessivamente la superficie è di 150 metri quadri, che però comprenderanno anche cucina e servizi. Il locale tuttavia potrà contare anche su uno spazio estivo, il plateatico dal lato del ponte, che nella bella stagione verrà attrezzato con tavolini e ombrelloni. Proprio dal lato del ponte si affaccerà l’entrata del locale, mentre la cucina sarà posizionata verso via Zanellato. I posti a sedere saranno al massimo una quarantina. L’arredamento scelto prevede colori caldi e linee pulite e semplici, con un bancone in metallo color ruggine. I lavori di restauro dell’edificio e per trasformarlo poi in un bar dovrebbero concludersi in tempi piuttosto brevi: la previsione è di poterlo inaugurare per l’inizio di giugno. «Cercheremo di fare del nostro meglio – conclude Moressa – L’amministrazione comunale ci tiene molto e noi anche: dopo il restauro del ponte la rivalutazione del centro storico dovrebbe partire da qui»

Il Mattino di Padova 20/02/2012

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