L'ente proprietario dell'ex cinema, infatti, vorrebbe ottenere la possibilità di realizzare anche appartamenti, oltre agli uffici previsti per ora. Ma per l'amministrazione la richiesta, al momento, è impraticabile.
«E' da anni che lo chiediamo – ribadisce Ferdinando Frizzarin, presidente della Società Operaia –. L'ultima richiesta l'abbiamo protocollata un mese fa. Ancora quando è stato redatto il piano di recupero per l'ex cinema Roma, con le nostre osservazioni avevamo formulato questa richiesta, ma le varie amministrazioni comunali che si sono succedute sono state sorde su questo punto». Al momento la Società Operaia non ha ancora ottenuto un finanziamento per realizzare l'imponente opera di recupero.
«E' vero che il sindaco Francesco Lunghi si è interessato del caso contattando alcune banche – puntualizza Frizzarin – ma le banche alla fine ci hanno detto di no. Finché ci sono queste limitazioni sarà difficile che riusciamo a ottenere un finanziamento».
«Il cambio di destinazione d'uso al momento non è possibile – chiarisce dal canto suo l'assessore all'Urbanistica, Alberto Negrello –. Il Prg prevede una destinazione non residenziale e in questo momento le varianti sono bloccate, a meno che non escano nuove normative. Altrimenti occorrerà aspettare il Pat, noi ci auguriamo che quest'anno sia l'anno buono, ma purtroppo sono procedure estremamente lunghe. Comunque già si sapeva che non era possibile il cambio di destinazione d'uso». La convenzione approvata a maggio scorso prevede solo uno sconto sugli oneri di urbanizzazione e la sala ad uso pubblico.
