Il motivo di tanto successo? Oltre alla bravura del cantante, spicca certamente la bonaria ironia che il giovane musicista fa sulla sua città: in bilico tra “canto d’amore” per la propria terra e la denuncia sociale per i malcostumi locali, Ferrario mette in note (e anche in immagini, visto il video efficace che accompagna la canzone) il traffico di via Orti, l’attaccamento al Palio, l’alta concentrazione di immigrati, i cementifici e i luoghi di culto della cittadina. Con qualche stoccatina agli amministratori: per esempio quando canta “bravi assessori a Monselice”, lasciando spazio poi ad un video in cui Gianni Mamprin fa una gaffe durante una cerimonia pubblica, o quando si lascia andare in un “soldi ben spesi a Monselice”, corredando la musica con il cantiere bloccato della Rocca. Una satira ben riuscita, elegante, e per di più in tema con le feste.
Mattino di Padova