28 giugno 2011

Bozza (Lega Nord) boccia la «Pescheria»

Boccia senza appello il progetto per il rilancio della vecchia Pescheria. Critica il cantiere del ponte e l’assessore ai Lavori pubblici. E sul rilancio del centro storico, si dichiara deluso dall’operato della maggioranza di cui fa parte. Santino Bozza, consigliere regionale ma anche comunale del Carroccio, esterna la sua disapprovazione.
Innanzitutto per il progetto, appena sposato dall’amministrazione comunale, che punta al rilancio della pescheria affidandola ad un privato, il ristorante Gero di Vanzo. La sua offerta, l’unica pervenuta, è stata appena accolta dalla giunta e prevede il recupero dello stabile, a spese del privato, che per 15 anni potrà gestire all’interno dell’edificio un’attività di caffè-ristorante. Ma Bozza è scettico.
«I 360.000 euro previsti non basteranno - sostiene - con quella cifra si fanno appena i serramenti. Io ero in contatto con un privato che voleva comprare l’edificio per poi ristrutturarlo. Ma le cifre erano ben diverse, circa 500.000 euro per l’acquisto, un milione e mezzo per il restauro. L’idea era di farne una caffetteria e gelateria, con ampio spazio per sedere, un tipo di locale che manca in centro a Monselice. Mi sembra invece che di ristoranti ce ne siano già abbastanza. Ma soprattutto, per mettere seriamente a posto l’edificio serve più di un milione di euro». «Sono del tutto contrario a questa soluzione - aggiunge - per me il rilancio del centro partiva dalla pescheria e questa scelta è sbagliata. L’Astoria è ancora lì, il rifacimento di via 28 aprile non è ancora partito: questo è quello che serve per il rilancio del centro, altro che le vele in via Roma: sono deluso».
Il consigliere del Carroccio critica anche il cantiere del ponte della Pescheria, per i disagi che sta arrecando alla viabilità. «Vorrei tirare le orecchie all’assessore Andrea Tasinato - punzecchia il leghista -. Non si può pensare di sistemare il ponte senza fare una passerella pedonale a lato, la gente è costretta a fare dei giri incredibili, passando per il ponte delle Grole o per il ponte di ferro. Ricevo continue segnalazioni e lamentele».

Mattino di Padova MARTEDÌ, 28 GIUGNO 2011

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