Il 7 gennaio 2011 le OO.SS. territoriali si sono recate a un incontro presso la De Vizia, in viale Lombardia a Monselice, per chiudere una vertenza che si trascina da tempo e che aveva visto uno sciopero nel giugno 2010.
In una sala vuota, le OO.SS. hanno trovato un verbale di conciliazione con cui si chiedeva ai lavoratori di rinunciare a ogni eventuale diritto pregresso per l’importo di 130 euro lordi pro capite. Un responsabile aziendale chiedeva una firma senza mediazioni. Alla richiesta delle OO.SS. di sapere quale fosse il destino del fitto di ramo d’azienda, da parte di De Vizia, della fallita PSA, l’azienda rispondeva “non è affar vostro”. In realtà con fax spedito tre ore prima dell’incontro, la ditta aveva informato il Bacino della sospensione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani nei vari comuni interessati, a decorrere dall’11 gennaio.
Dal giorno 11 gennaio, i 45 dipendenti che, regolarmente, si sono presentati presso l’unità produttiva di Monselice, non hanno potuto svolgere la propria attività lavorativa nei 9 comuni del Bacino Padova 3, tra cui Monselice, per il mancato rinnovo del fitto di ramo d’azienda della fallita PSA. Per questi lavoratori è arrivata una lettera di licenziamento dal curatore fallimentare. Altri, pur avendo ricevuto un telegramma dalla ditta De Vizia, continuano ad espletare il servizio in alcuni Comuni.
Nel frattempo il Bacino ha affidato il servizio a De Vizia, ma solo dal 27 gennaio 2011. In questi giorni dei lavoratori, non è dato sapere a che titolo e dipendenti da chi, sono usciti dal cantiere di Monselice, con mezzi De Vizia. Dalle informazioni raccolte si tratterebbe di lavoratori in somministrazione o di altre aziende del bacino o, addirittura della stessa De Vizia, provenienti da altre unità produttive.
Data questa prassi adottata dall’Azienda, non sappiamo se la raccolta differenziata, nei Comuni interessati dal servizio, sia assicurata con le dovute modalità previste dalla normativa vigente. Su tali aspetti le OO.SS. hanno fatto una segnalazione agli organi ispettivi con istanza di intervenire celermente.
In questi giorni le OO.SS. FP CGIL - FIT CISL - FIADEL hanno tenuto iniziative ed incontrato gli amministratori locali (tra cui il Sindaco di Monselice), che si sono mostrati sensibili e disponibili. Ora hanno coinvolto il Prefetto e il giorno 20 è previsto un incontro a Roma, in CONFINDUSTRIA, associazione datoriale cui aderisce De Vizia.
Dobbiamo però registrare che nessuno si è preoccupato della scadenza del 10 gennaio 2011 o ha sentito l'esigenza di intervenire per tempo e che al momento, nessun soggetto si sta assumendo responsabilità verso i 45 dipendenti del cantiere di Monselice, lasciati a casa senza alcun riguardo.
Alla luce di tali premesse, chiediamo al Sindaco:
- Un aggiornamento sulla vicenda e sulle eventuali iniziative che intende intraprendere, per garantire la continuità occupazionale e i 15 giorni di “scopertura” economica e retributiva dei lavoratori;
- Se ha percepito che dietro la faccia presentabile di certe realtà, come De Vizia, si potrebbero celare interessi economici forti ed un tentativo di importare, nel territorio di Monselice e in generale nel Veneto, modalità e pratiche pericolose per i diritti dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente.
- Se è a conoscenza di queste gravi inadempienze nella raccolta differenziata dei rifiuti;
- Se intende raccogliere l’invito dei lavoratori e delle OO.SS. per promuovere una conferenza, urgente e straordinaria, con tutti gli enti locali coinvolti, non solo per affrontare le problematiche occupazionali, ma soprattutto per contrastare le gravi conseguenze per le modalità di raccolta differenziata.
I CONSIGLIERI COMUNALI:
Francesco Miazzi - Rino Biscaro - Pietroantonio Aldrigo - Francesco Bussi
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