A seguito del Giubileo del 2000, e con i fondi messi a disposizione da Comune e Provincia è stato ristrutturato negli anni 90 il Palazzo che ospita, o per meglio dire ospitava l’ostello.
Si è trattato di una operazione intelligente che è riuscita a recuperare fondi pubblici per la città, ma che al tempo stesso si è posta due obiettivi importanti.
Recuperare un prezioso palazzo storico, anzi recuperare un angolo ai piedi della Rocca che difficilmente sarebbe stato oggetto di un restauro. Ma il recupero non mirava solo alla parte architettonica, significava far vivere un pezzo di città che era “sostanzialmente” morto.
Aprire un capitolo sullo sviluppo della nostra città. Ed è il capitolo del Turismo su cui era necessario continuare ad investire (certo non poteva e non può essere l’unico sbocco economico). Ed era necessario facendo interventi di spessore, in sinergia con altri comuni del territorio e con un forte coinvolgimento di privati, enti ed associazioni. La storia di questi ultimi dieci anni ha visto un declino di interventi su tutto questo, pur tuttavia la struttura dell’ostello ha mantenuto una sua funzione. A dire il vero è sopravvissuta anche senza una politica turistica, ed in effetti molti dei clienti erano persone che sostavano per lavoro o per impegni non legati al turismo. Del resto non potevamo chiedere a chi gestiva questa struttura di sostituirsi all’Assessore al turismo di turno.
La struttura è diventata comunque un luogo dove si poteva pernottare, in maniera modesta, ma con costi sostenibili, ma era diventata anche uno spazio pubblico utilizzabile, sia pure con le giuste limitazioni, soprattutto anche per le associazioni.
La data di scadenza della gestione era una delle poche cose certe, conosciute dagli Uffici e dall’Amministrazione e quindi, rispetto a questa scadenza c’era tutto il tempo per attivarsi e far si che si garantisse la continuità del servizio o con una nuova gara, o con una eventuale proroga/affidamento temporaneo. Cosa che non è stata fatta.
"Durante il prossimo consiglio comunale chiederemo al Sindaco e all’assessore competente quali siano le motivazioni che hanno impedito al Comune di Monselice di non garantire la continuità del servizio - spiega il consigliere comunale del Partito Democratico, Pietrantonio Aldrigo - Perché gli uffici preposti non si sono attivati per tempo al fine di individuare con le modalità previste un nuovo soggetto gestore. Che cosa intende fare ed in che tempi al fine di recuperare alla città l’agibilità di questa struttura che ha avuto in questi anni un ruolo positivo. Infine se nelle politiche turistiche di questa Amministrazione esiste un piano di rilancio del Turismo e se questo coinvolge ed in che modo l’ostello di Monselice."
Nessun commento:
Posta un commento
Facci sapere cosa ne pensi...