Ancora blocchi stradali e una mattinata di protesta per i lavoratori De Vizia. I 45 addetti alla raccolta rifiuti, tornati in carico alla fallita Progetto Salvaguardia Ambiente e subito licenziati, ieri hanno sfilato con fischietti, bandiere e slogan nelle vie del centro. Alle 5 si sono presentati ai cancelli di via Lombardia, chiedendo inutilmente di poter lavorare. Poi il corteo in centro e il presidio davanti al municipio, dove i rappresentanti sindacali sono stati nuovamente ricevuti dal sindaco Francesco Lunghi. Sindaco che ha ribadito la solidarietà ai lavoratori e l’impegno per la soluzione della vertenza. Al presidio davanti alla sede municipale sono intervenuti anche i consiglieri di opposizione, Francesco Miazzi della Nuova Monselice e Rino Biscaro del Pd.
Intorno alle 10.30 il corteo è ripartito in direzione del semaforo di via Orti, dove i lavoratori hanno attuato nuove azioni di rallentamento della circolazione, accompagnate da un volantinaggio per far conoscere la loro difficile situazione. Il 27 infatti la De Vizia assumerà la piena titolarità nel servizio di raccolta per il Bacino Padova 3. Ma non è chiaro se i lavoratori saranno tutti riassunti, e soprattutto come: il rischio è l’azzeramento dei livelli maturati. «La raccolta dei rifiuti è un servizio pubblico essenziale, dove non può passare la logica del licenziamento selvaggio» ha ricordato Salvatore Livorno (Fp Cgil). «C’è un contratto collettivo nazionale da rispettare, non si può interrompere la continuità del rapporto di lavoro» ha sottolinea Marcello Greggio (Fit Cisl). Mentre Pasquale Bolzonella (Fiadel) ha ringraziato i sindaci per la solidarietà già espressa. Ora si attende l’esito dell’incontro fissato in prefettura per lunedì, alle 9.30: al tavolo siederanno tutte le parti, lavoratori, sindacati, De Vizia, il curatore fallimentare della Psa, il Bacino Padova 3 e l’assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Barison. (f.se.)
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