12 ottobre 2013

FIDUCIA A LETTA, B. FA RETROMARCIA

Settimana piena di colpi di scena, per la vita politica italiana. Con il voto sulla fiducia di mercoledì scorso, il Governo potrà continuare la sua legislatura fino alla fine? Difficile a dirsi, a causa del PDL e soprattutto di Silvio Berlusconi, il quale sta cercando di ricompattare il suo partito in tutti i modi.

Il Presidente Letta, durante un’intervista, ha detto che con il voto di fiducia si è segnata la fine di un ventennio e la vittoria di Angelino Alfano. Parole significative, che mostrano la decadenza di Berlusconi, non solo da Senatore, ma da uomo politico. La maggioranza, in Senato ottenuta con 237 si e 70 no, si poteva ottenere anche senza i voti del PDL, grazie a membri del partito di centro destra e di GAL che si sono ribellati al potere centrale.

Inoltre, vale la pena ricordare che questo voto di fiducia è stato richiesto da Enrico Letta, in seguito all’annuncio delle dimissione dei Ministri del PDL, attribuendo la causa all’aumento dell’IVA, la quale ha potuto aumentare a inizio mese dopo l’interruzione della seduta per una discussione nata in Parlamento tra  i due maggiori partiti al Governo. Una causa poco credibile.
Certo è che Berlusconi ha stupito tutti, ribadendo fino alla tarda serata di martedì con fermezza di non dare la fiducia a Letta, e cambiando idea la mattina del giorno dopo, decidendo di punto in bianco il contrario.

A.B.



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