Dopo una
settimana di puro stallo politico-istituzionale a seguito della presentazione
del piano triennale delle opere si è avuta la tanto agognata approvazione
dell’atto amministrativo che stava spaccando la giunta provinciale guidata da
Barbara Degani.
Ma i
retroscena non sono di certo venuti a mancare. Dopo la presentazione di 2
settimane fa, la quale ha permesso ai dissidenti leghisti di dissotterrare
l’ascia di guerra attraverso una bocciatura che ha colto totalmente impreparata
la parte di maggioranza formata da esponenti del Pdl, si è avuta una settimana
estremamente turbolenta che ha portato giovedì alla mancanza del numero legale
nella prima convocazione dovuta all’assenza di tutti i consiglieri Pdl e 7
consiglieri leghisti.
Il tutto si
è concluso venerdì sera con l’approvazione del piano triennale identico a
quello presentato la settimana prima, il cambiamento c’è stato invece nella
giunta in cui abbiamo assistito all’ingresso, come rappresentante dei
contiani-maroniani, del consigliere Luca Littamè a cui andranno le deleghe di
Comacchio (Sociale, Cultura, Sport e Identità Veneta) più qualcuna di Marcato.
Fabio Rocco
(PD) scrive su Facebook: “Alla fine e' solo un gioco di potere. È la morte
della politica: la discussione nel merito non conta, ma serve solo a ottenere
poltrone!” e di fatto questo gioco di poltrone ha permesso l’approvazione di un
bilancio che porterà una diminuzione del 6,4% rispetto al rendiconto del 2012,
ma ciò che conta evidentemente sono le deleghe.
E.D.
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