Il Consiglio
Europeo del 27-28 Giungno scorsi ha segnato un grande passo in avanti nel
sostegno all'occupazione giovanile e verso una politica economica di crescita.

L'erogazione
delle somme destinate al sostegno dell'occupazione giovanile è tuttavia
sottoposta ad un'importante condizione, come ha voluto rimarcare il presidente
della Commissione Europe Juan Manuel Barroso: i fondi verranno sbloccati solo a
fronte di progetti concreti presentati dai Paesi membri ed approvati da
Bruxelles. Un fatto per nulla secondario per una nazione come l'Italia, dove le
burocrazie, sopratutto a livello regionale sono lente ed asfissianti. Occorrerà
dunque un'attività di collaborazione tra Regioni e Stato, ove risiede la
competenza generale in materia di occupazione.
Il risultato
ottenuto da Enrico Letta può quindi definirsi positivo, la massa di denaro
destinata all'Italia è ragguardevole ma, a fronte di una disoccupazione tra i
più giovani del 38,4% (quarto peggior dato nel continente, dopo Grecia, Spagna
e praticamente a parimerito con il Portogallo ndr) dovranno seguire
immediatamente da parte del governo, provvedimenti in grado di attuare in
maniera concreta quello che per ora resta un ottimo esito sul piano teorico.
F.S.
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