1 luglio 2013

Il Ministro Idem “se ne va a casa”



 Giorni di tensione per il Ministro delle Pari Opportunità Josefa Idem, che ha dovuto rassegnare le dimissioni in seguito allo scandalo dell’IMU non pagata.
A quanto pare, l’ex Ministro, residente a Santerno, una frazione di Ravenna, aveva due abitazioni, ma per pagare meno una era indicata come abitazione del marito e la famiglia, mentre l’altra era una palestra.
Dopo un controllo da parte dei tecnici del Comune, si è scoperto che dal 2008 al 2011 non sono state pagate tasse relative alle abitazioni, l’ICI.
Non appena la scoperta si è diffusa, i principali giornali hanno riportato la notizia, approfondendo la questione nei dettagli, fino ad approdare in Parlamento.
Il Capo Gruppo al Senato del Movimento Cinque Stelle, Nicola Morra, ha posto un’interrogazione in Senato riguardante le tasse non pagate al Ministro Idem, chiedendo spiegazioni e cosa intenderà fare una volta che le notizie verranno confermate.
Anche la Lega Nord è insorta, richiedendo le dimissioni del Ministro della Pari Opportunità, e che se non fossero avvenute, avrebbero richiesto il voto di sfiducia.
Su tutta la vicenda ho dato tutte le carte ai miei avvocati che spiegheranno tutto. Ogni altra mia dichiarazione può essere male interpretata. Non ho voluto dichiarare niente in questi giorni, tutti questi aspetti sono stati in mano ai miei tecnici” (Fonte:Corriere.it), con queste parole Josefa Idem si è espressa riguardante la situazione.
Cinque giorni dopo la nascita del fatto, giunge dal Presidente del Consiglio Enrico Letta la notizia delle dimissioni da parte del Ministro, la quale ha affermato che ci pensava da tempo, che l’avevano avvertita che fatti come questo erano all’ordine del giorno per un politico, e che se prima aveva deciso di non rinunciare al posto, dopo l’incontro con Letta ha dovuto prendere la decisone.
Il fattore che ha convinto Josefa Idem a dimettersi sono state le continue pressioni dai media ma soprattutto le offese ricevute da alcuni esponenti dei principali partiti di opposizione.
La redistribuzione delle deleghe sono già state presentate al Consiglio dei Ministri.
A.B.

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