8 luglio 2013

F35 e Governo spaccato: a quando la parola fine?


Per la storia dell’acquisto degli F35 pare non sia giunto ancora il momento della parola fine. Il Governo è spaccato tra sostenitori degli F35, tra cui il Ministro della Difesa Mario Mauro, e i deputati contro l’acquisto, per i quali è visto come
una spesa folle e inappropriata per la situazione che l’Italia e i suoi cittadini stanno affrontando in questo periodo.
Gli F35 , prodotti dall’industria Lockheed Martin, comporterebbero una spesa di diciannove miliardi.
Negli ultimi giorni, la critica è stata portata avanti dal Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il quale ha affermato che i soldi potrebbero essere usati in altri settori, ridimensionando il costo e acquistando i jet più avanti, quando il prezzo sarà più basso a causa del passare del tempo e lo sviluppo di nuove innovazioni. Il Ministro Orlando, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3, diretta da Serena Bortone e Giovanni Anvesra,
propone anche di investire i soldi in tecnologia. Contrario a queste affermazioni è invece il Ministro della Difesa Mario Mauro, secondo il quale l’acquisto è necessario per portare la pace, e propone di riportare l’ordine a centotrentuno caccia bombardieri, come era originariamente, prima del taglio apportato da Mario Monti durante il suo Governo tecnico, in seguito alle dimissioni di Silvio Berlusconi.
Ma l’acquisto per sia stato già stato deciso, dopo che il Consiglio Supremo della Difesa ha bocciato la mozione votata a maggioranza dal Parlamento, in cui si bloccava l’acquisto per sei mesi, durante i quali si sarebbero raccolte informazioni e trovate soluzioni riguardo il caso.
La bocciatura è stata giustificata dal fatto che la decisione riguardante i caccia bombardieri spetta al potere esecutivo e non al Parlamento.
Nei prossimi giorni la questione tornerà in aula, sancendo la fine di un dibattito tra i maggiori partiti e società che continua da ormai troppo tempo.


A.B.

Nessun commento:

Posta un commento

Facci sapere cosa ne pensi...

Cerca nel blog