Stangate da 162
euro inflitte dal nuovo T-red a chi passa con il rosso. L’opposizione: manca un
preavviso agli automobilisti.
MONSELICE. Un occhio elettronico pronto a immortalare chi
passa con il rosso. E a punirlo con una stangata, una multa da 162 euro. È
attivo da pochi giorni il semaforo “T-red” all’incrocio dell’ospedale, tra via
Marconi e via Orti. E già non mancano le polemiche. «Non vi sono segnalazioni
che avvisino l'utenza del suo posizionamento» fa notare la consigliera della
“Nuova Monselice”, Gabriella Zanin. In effetti, difficilmente chi attraversa
l’incrocio si accorgerà che c’è un sistema per fotografare le infrazioni.
«Coloro che attraversano il semaforo provenendo da via Orti
o dal centro di Monselice direzione Padova” osserva Zanin “molto spesso sono
costretti a sostare nel centro della strada in attesa delle auto che provengono
in senso opposto: è facile che loro malgrado si trovino ancora al centro
dell'incrocio mentre scatta il rosso».
Un problema che tuttavia non sussisterebbe secondo le
spiegazioni fornite dal comando di Polizia Locale, alla stessa consigliera che
chiedeva chiarimenti. «L'infrazione è rilevata solo ed esclusivamente col
passaggio a semaforo proiettante luce rossa» assicurano i vigili. «In più
occasioni pervengono a questo comando segnalazioni da utenti della strada circa
il mancato rispetto dell'obbligo di fermarsi ai semafori proiettanti luce
rossa, con particolare riguardo all'incrocio di via Colombo-Orti» sottolinea il
comandante della Polizia locale, il maggiore Renato Bressanin. «Per tale
ragione, su indirizzo della giunta comunale, allo scopo di salvaguardare
l'incolumità pubblica, sono stati installati due documentatori fotografici
fissi, omologati per il rilievo delle violazioni semaforiche, al costo
complessivo di 18.755 euro».
Un costo che dovrebbe essere recuperato con gli stessi
incassi dalle multe: l’ammortamento è previsto nell'arco di un anno. Al
bilancio di previsione, che stimava 412.000 euro di introiti dalle multe, è
stato aggiunto il costo per il T-red, facendo salire quindi la voce a 430.000
euro.
«Mi sembra tanto una maniera per fare cassa a spese dei
cittadini o di coloro che si trovano a transitare» sostiene Zanin «che non
vengono avvisati della presenza del T-red, in funzione anche nelle ore
notturne».
Quel che è certo è che sono tanti gli automobilisti a
passare con il rosso a questo semaforo, magari snervati dopo la lunga attesa:
pratica di certo scorretta, che ora rischia di costare caro.
(Fonte: Il Mattino di Padova)
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