Questa volta
però non serve andare a cercare presunti spettri di nipoti di antichi
condottieri ma è sufficiente entrare nel Municipio dove la gara per la
realizzazione della Piazza di San Bortolo è saltata a causa dello smarrimento
del plico del concorrente numero 5. La denuncia ai carabinieri è partita dopo
il verbale di gara del 6 giugno che afferma: «Nell'impossibilità di poter dare
corso regolarmente alle operazioni di gara, prefigurandosi un vizio di
procedura, il presidente sospende le operazioni di gara, riscontrandovi
anomalie, venendo a mancare le condizioni per poter garantire la legalità, la
trasparenza e la par condicio tra le ditte partecipanti». Non è stato comunque possibile richiedere
copia dell’atto mancante in quanto ormai la procedura vede un vizio formalmente
insanabile e per questo motivo il sindaco Lunghi ha già annunciato il nuovo
percorso per giungere all’assegnazione che questa volta non sarà “su invito”
bensì con gara aperta.
A non
fermare il clamore di questa vicenda paradossale è stata sicuramente la
circolazione a Palazzo Tortorini di alcuni volantini anonimi e difficilmente
attendibili che puntano il dito contro l’assessore Beppino Zerbetto il quale ha
già annunciato querela affermando anche di avere dei sospetti riguardo i
responsabili della circolazione di questi.
Intanto
anche il Partito Democratico è intervenuto sul caso della gara annullata per
voce del consigliere Rino Biscaro e del segretario Vittorio Ivis: «Riteniamo
sia un episodio vergognoso che mette fortemente in ridicolo il Comune nello
svolgimento tecnico e professionale della sua attività. Cose come queste non
possono e non devono avere margine per accadere, specialmente in un periodo
difficile come questo in cui tutti i cittadini domandano a gran voce maggiore
trasparenza. Il sindaco riferisca in consiglio comunale e spieghi
dettagliatamente quanto accaduto, a quale ditta apparteneva il plico e
ricostruisca il percorso dello stesso.”
Al fine di
tutta questa faccenda è doveroso chiedere chiarimenti ma una lettrice del sito
de “Il Mattino” si domanda giustamente se sia possibile che nel 2013 queste
gare d’appalto non possano essere gestite tramite formulari on-line così da non
correre questi (colpevoli o incolpevoli) rischi.
E.D.
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