4 luglio 2013

Articolo da "il Mattino" su busta sparita gara d'appalto SanBortolo

Riportiamo da "il Mattino".




Volantino accusa l’assessore Zerbetto per la busta sparita

L’interessato ha dei sospetti e li rivelerà ai carabinieri Il Pd esige chiarezza sull’appalto saltato a causa del giallo

di Francesca Segato
MONSELICE. Nuovi veleni e nuovi scambi di accuse colorano il “giallo” della busta sparita da Palazzo Tortorini. Mentre continuano le indagini dei carabinieri di Monselice sulla scomparsa di una delle offerte per la gara della nuova piazza di San Bortolo, nei giorni scorsi è spuntato anche un volantino anonimo.
Il testo del messaggio, girato per la verità più nei corridoi della sede municipale che nelle strade, punta il dito contro l’assessore all’Ambiente Beppino Zerbetto. Un volantino che ai bene informati non sembra molto “credibile”, ma che è di sicuro infarcito di una serie di dettagli che denotano una certa conoscenza della materia e delle questioni aperte in ufficio tecnico... Il diretto interessato naturalmente ha già segnalato l’accaduto ai carabinieri di Monselice e si riserva di sporgere denuncia contro ignoti per diffamazione. «Sto consultando un legale» spiega Zerbetto «non ho fretta di procedere, ma intanto ho informato i carabinieri. La considero l’opera di un simpaticone abbastanza vigliacco, che magari ha bisogno di sviare i sospetti da sé per la sparizione della busta. Io penso di averlo già individuato con nome, cognome e indirizzo e lo riferirò ai carabinieri».
Quanto all’incarico affidato al geometra Danilo Slanzi per la progettazione della piazza, Zerbetto commenta: «Lo conosco da vent’anni perché abbiamo lavorato assieme al Parco, è una brava persona, ma io non c’entro per niente con l’incarico. E questo ho detto anche ai carabinieri. Chi mi conosce sa che nei dieci anni in cui ho fatto l’assessore non mi sono mai interessato alle gare. La busta sparita? Posso immaginare cosa sia successo, ma per il momento è meglio non commentare».
Intanto anche il Partito Democratico interviene sul caso della gara annullata. «Riteniamo sia un episodio vergognoso che mette fortemente in ridicolo il Comune nello svolgimento tecnico e professionale della sua attività» affermano Rino Biscaro, capogruppo in consiglio, e il segretario cittadino Vittorio Ivis. «Cose come queste non possono e non devono avere margine per accadere, specialmente in un periodo difficile come questo in cui tutti i cittadini domandano a gran voce maggiore trasparenza. Il sindaco riferisca in consiglio comunale e spieghi dettagliatamente quanto accaduto, a quale ditta apparteneva il plico e ricostruisca il percorso dello stesso. Il fatto che ci fosse un verbale di gara già il 6 giugno, ad informare dell’annullamento, e che i fatti ci siano stati resi noti per mezzo stampa solo a distanza di quasi 20 giorni, ci lascia ulteriormente perplessi sul perché nessuno ne abbia fatto denuncia prima».

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