CONSIGLIO COMUNALE 24 GIUGNO
2013
CONTO PREVISIONALE 2013
Con
alcune importanti novità.
Partiamo
dall’IMU.
La
delibera sottoposta alla nostra attenzione innalza l’aliquota base allo 0,90%.
Tale
aliquota si applica anche alle seconde case: se è vero che sulla base del
principio della capacità contributiva chi ha più immobili è tenuto a pagare di
più, è vero anche che tale situazione porta a distorsioni.
Se
per i soggetti ricoverati presso istituti di riposo si è trovata una
ragionevole rimodulazione dell’Imu, non altrettanto è stato fatto per le
abitazioni messe a disposizione dei propri famigliari e per soggetti portatori
di handicap e poi per negozi e botteghe.
In
altre parole, è comune il caso in cui due coniugi mettano a disposizione dei
propri figli una casa di abitazione, nonostante ne mantengano la proprietà o,
al contrario, che i figli, già in possesso della casa di abitazione dei
genitori, la lascino nella piena disponibilità di quest’ultimi.
Nel
caso di immobili lasciati in uso ai famigliari, normalmente non se ne ritrae
alcun utile economico poiché, sempre in linea di massima, tali situazioni sono
regolate a mezzo di contratti di comodato e non a mezzo di contratti onerosi di
locazione.
Per
tali situazioni nulla è stato fatto: i soggetti interessati si trovano pertanto
a dover pagare l’Imu su due abitazioni (la propria e quella concessa in uso ai
famigliari) e, per quella concessa in uso ai famigliari, il soggetto
interessato si trova a dover pagare l’aliquota dello 0,90%, con gravoso carico
annuale.
Si
propone pertanto di introdurre un regime di favore che vada a disciplinare tali
situazioni, magari con la possibilità di versare l’Imu con l’aliquota e le
modalità della prima casa (o differente aliquota ma ridotta rispetto lo 0,90%)
ove l’abitazione sia concessa in uso, mediante regolare comodato o locazione, a
famigliari in linea retta di primo o secondo grado (padre – figlio).
Esempi di rimodulazione dell’IMU a favore di soggetti
portatori di handicap e dei negozi sono gà presenti nelle città di Baone e di Torino.
***
Quanto
al bilancio di previsione e al
bilancio pluriennale.
In
primo luogo continuiamo a criticare la logica di bilancio posta in essere
dall’amministrazione che mira a maturare importanti avanzi di amministrazione
al solo scopo di collocare lo stesso nei piani degli investimenti.
Dalla
relazione del collegio dei revisori leggiamo invece che l’eventuale avanzo
maturato deve prioritariamente essere impiegato per la riduzione dello stock
del debito e non per la spesa in conto capitale.
Inoltre,
invitiamo il consiglio a considerare maggiormente l’attuale situazione
congiunturale ed economica di crisi delle famiglie e a devolvere, semmai, tali
importi in programmi e voci di bilancio per i servizi ai cittadini e per il
sociale, magari con lo stanziamento di apposti fondi.
Con
riguardo al documento recante le entrate pluriennali, si richiedono le
seguenti delucidazioni:
1. la voce 790 riguarda i proventi per le
concessioni cimiteriali. Tale voce è stata stimata con un andamento del tutto
altalenante: nessun importo per l’anno 2013, € 137.000 per l’anno 2014 ed €
35.000 per l’anno 2015. Da che tipo di ragionamento deriva tale andamento
irregolare negli anni?
2. la voce 800 riguarda gli oneri di
urbanizzazione. Anche tale voce è stata stimata con un andamento del tutto
irregolare: € 300.000 in
previsione per l’anno 2013, € 578.000 per l’anno 2014 ed € 413.700 per l’anno
2015. Su che basi vengono fatte tali previsioni così diverse anno per anno?
3. il risultato di amministrazione contenuto nel
documento inerente le entrate correnti mostra, già per l’anno 2014, un avanzo
di amministrazione di € 100.000: ciò pare configgere con i principi di buona
amministrazione, prima ancora che contabili, che prevedano che l’ente debba
formulare le proprie previsioni puntando al pareggio di bilancio e cioè
impiegando tutte le risorse a propria disposizione. Ciò non avviene nel caso di
questo bilancio ove, sin d’ora, viene programmato un avanzo di amministrazione
per l’anno prossimo: si chiede ai revisori un parere su tale modus operandi.
4. non ho evinto dai documenti allegati al
bilancio le informazioni riguardanti le società collegate al Comune: chiedo
quindi di voler riepilogare i risultati economici maturati da PEEM Srl, società
Rocca di Monselice Srl e Centro Veneto Servizi e di fornirci qualche elemento
circa l’utilità per il nostro Ente di mantenere il rapporto di socio in tali
realtà economiche. Chiedo ai revisori, dato che dalla relazione si evince che
hanno analizzato i rispettivi rendiconti, di fornirci qualche utile elemento
per l’apprezzamento dei risultati maturati da tali società.
Rino Biscaro
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