18 giugno 2013

I servizi segreti italiani dietro la morte di Gheddafi?



Una fonte diplomatica molto vicina ai servizi segreti ha affermato che l’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quando iniziò l’offensiva NATO contro il regime di Gheddafi in Libia, avesse chiesto ai nostri organi di sicurezza nazionale, in quel tempo gestiti da Gianni De Gennaro, di eliminare il dittatore.
Affermazioni dure, soprattutto se provengono da un Presidente.
Parole dure, ma non per questo inverosimili.
Inverosimile per due motivi: le truppe italiane si posizionarono con delle basi navali nelle coste della Libia, non lontano dal luogo degli scontri, mentre gli uomini della NATO, Francia e Stati Uniti inviarono delle truppe a terra. Partito dall’ex Presidente francese, anche gli altri Paesi ben presto si convinsero dell’urgenza di organizzare una missione di pace, per bloccare il controllo dittatoriale che da troppo tempo sopprimeva la popolazione libica.
In secondo luogo, Silvio Berlusconi non potrà dimenticare, come tutti gli italiani, i buoni rapporti che scorrevano tra il nostro Paese e il Colonnello Gheddafi, senza tralasciare i numerosi trattai commerciali stipulati.
Ma i servizi segreti, secondo certe fonti, quando ne hanno la possibilità, non eseguono l’ordine direttamente, ma tendono a spingere individui già sul campo a compiere il lavoro sporco per loro. E i ribelli libici che lottavano contro il regime erano perfetti per questo scopo.
Secondo i media italiani e i video che sono stati trasmessi, pare che il dittatore sia stato scovato e ucciso dai ribelli, ma certe informazioni parlano della presenza di un agente francese, che avesse contribuito al ritrovamento e all’uccisione di Gheddafi.
Anche questo non sembra una notizia tanto sbalorditiva, in quanto l’ex Presidente francese Nicolas Sarkozy era preoccupato che dei rapporti di un tempo venissero a galla: pare che il Colonello non fosse amico solo di Berlusconi, ma anche di Sarkozy, il quale ricevette dei soldi per la sua campagna elettorale per la corsa all’Eliseo.
Questa storia ovviamente non è stata confermata o criticata dai diretti interessati. Quel che è sicuro è che la Libia oggi è un luogo migliore, dove il regime dittatoriale di Gheddafi è solo un lontano ricordo.
A.B.

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