9 marzo 2013

Lunghi dice no al biogas dell’Agricola Berica

Semaforo rosso dall’amministrazione comunale sul progetto per l’impianto a biogas all’Agricola Berica. Nella seduta di giunta di ieri, il sindaco Francesco Lunghi e l’assessore all'ambiente Beppino Zerbetto, responsabile dell’ambiente, hanno tirato le fila dei primi incontri di valutazione del progetto. Frenando sul via libera all'impianto. Problemi legati all’impatto sull’area circostante e sull’intero territorio comunale, “una probabile svalutazione dei terreni e degli immobili della zona”, e ancora “potenziali pericoli per l’ambiente e per la salute” e la necessità di salvaguardare il vicino corso d’acqua della fossa Monselesana: queste la ragioni che hanno portato l’amministrazione a schierarsi sul no, dopo l’iniziale apertura dimostrata. «Non riesco a capire perché mi abbiano messo in bocca che sono favorevole al progetto» afferma il sindaco. «Io sono favorevole alle energie alternative. Il biogas ne fa parte. Ma su questo biodigestore, nello specifico, abbiamo approfondito il progetto con varie analisi, tre riunioni di giunta, due del gruppo di lavoro. Dopo l’ultima seduta di oggi, siamo giunti alla conclusione che secondo noi il sito non è adatto per un biodigestore. Questo principalmente per due motivi» riassume Lunghi. «Prima di tutto perché la zona è già degradata per la presenza di attività produttive. In secondo luogo perché vicino c’è un canale, la fossa Monselesana, che deve rispettare dei vincoli paesaggistici. Comunque il sì o il no lo stabilirà la Conferenza dei servizi, e attendiamo anche il parere della Commissione Ambiente. L’ideale sarebbe che la ditta, vista la nostra posizione, decidesse di spostare altrove l’impianto. Ma se invece vuole continuare a percorrere l’iter, come è suo diritto, faremo quel che dovremo in termini di prescrizioni». 

Che il clima, intorno al progetto, si fosse arroventato, lo dimostra anche la presa di posizione di Tiziano Montecchio. Ieri l’ex consigliere comunale ha annunciato le sue dimissioni da presidente del gruppo di quartiere di San Bortolo. Il motivo? “Non posso appoggiare un’amministrazione che non chiede cosa ne pensa la cittadinanza di San Bortolo su un progetto importantissimo e sottovalutato». E anche Tiziano Lazzarin, neo-eletto presidente della Commissione Ambiente, si smarca e puntualizza: «Non ho mai detto di essere favorevole al progetto. In Commissione, ho fatto presente di conoscere un tecnico indipendente, a cui l’amministrazione conferirà un incarico per darci un parere terzo». Per giovedì è convocata una nuova seduta della Commissione. Mentre la conferenza dei servizi si terrà il 21 marzo.

dal Mattino di Padova

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