Il gioco come nuova dipendenza. Anche a Monselice.

La cittadinanza deve rendersi consapevole della pericolosità sociale della dipendenza patologica da gioco, senza contare il pericolo dell’infiltrazione della malavita nelle società che gestiscono il gioco d’azzardo anche nei piccoli centri. E' già stata promossa una indagine conoscitiva a livello parlamentare da dove emerge che l'Italia è il primo paese europeo per numero di giocatori e quantità di denaro impiegato. Anche a livello locale la situazione si conferma in tutta la sua gravità: ogni cittadino della provincia di Padova, in un anno, gioca in media 709 euro, poco meno del 2,5% del PIL provinciale.


Come se non bastasse poi, il gioco d’azzardo impoverisce soprattutto i soggetti più deboli anche economicamente: giocano in mondo intenso il 47% degli indigenti, il 56% degli appartenenti al ceto medio-basso e il 66% dei disoccupati. Su questi soggetti, evidentemente, fa sentire i propri effetti anche comunicazione pubblicitaria distorta che illude sulla facilità di vincere, quando in realtà c’è ad esempio 1 possibilità su 622.614.630 di vincere al superenalotto: è molto più “facile” morire colpiti da un fulmine (1 su 12 milioni).

Ho visto che negli ultimi mesi a Monselice sono state aperte alcune nuove sale da gioco con slot machine e video poker. Benché siano attività assolutamente regolari sento il dovere di evidenziare anche da qui un allarme sociale del quale ho quotidiana percezione anche lavorando in banca. Ci sono molti anziani che prosciugano la loro pensione e i risparmi di una vita per il gioco.

Alla luce di quanto rilevato presso l'ULSS 15 alta padovana dove vi sono già 32 pazienti in cura al Sert per "febbre da gioco" appare necessario promuovere politiche locali finalizzate a limitare i danni sociali di questa nuova dipendenza e un'indagine conoscitiva anche nella nostra ULSS. Mi piacerebbe sapere da Lunghi, in qualità di sindaco capofila in conferenza dei servizi, se come amministratori si stanno muovendo per favorire progetti di legge nazionale o regionale che diano strumenti normativi per contrastare questo fenomeno dilagante.

Pierluigi Giaccarello
Segretario PD Monselice