25 febbraio 2013

A Monselice scoppia l’emergenza sfratti

Si fa sempre più drammatica l’emergenza sfratti a Monselice. Sono almeno sei, negli ultimi mesi, le famiglie in difficoltà che l’amministrazione comunale sta cercando di supportare. Mentre non decolla il piano per ottenere affitti “calmierati” dai proprietari di immobili sfitti. «L’ultimo caso che sto seguendo è quello di un giovane» racconta il sindaco Francesco Lunghi «con moglie e tre figli di 4 anni, 10 mesi e un mese. È disoccupato da un anno, dopo il fallimento dell’azienda per cui lavorava. Sei mesi fa ha avuto lo sfratto e siamo intervenuti con il proprietario dell’immobile, ottenendo una proroga di sei mesi con l’impegno del Comune a versare la metà dell’affitto. Ora però la proroga sta per scadere e non so cosa potremo fare». Negli ultimi mesi il Comune ha assegnato tre alloggi in emergenza abitativa e altri non ne restano.
Per altri tre casi, fra cui questo, è intervenuto proponendo una proroga ai proprietari degli immobili, in cambio di metà dell’affitto. «In genere danno una proroga per un massimo sei mesi. Mentre non riusciamo a ottenere che diano in affitto gli appartamenti vuoti a persone che hanno questi problemi» spiega Lunghi. «Io d’altronde capisco anche i proprietari: tra Imu sulle seconde case e cedolare secca, accettare un affitto ridotto del 50% equivale a restare con davvero poco. Se poi l’inquilino non paga, hanno grosse difficoltà a liberare l’appartamento. E d’altronde come Comune non possiamo offrirci per dare una garanzia generalizzata di coprire il 50% dell’affitto. Interveniamo solo in singoli casi». Un’emergenza da cui è difficile trovare vie d’uscita. «L’unica è riuscire a trovare posti di lavoro» afferma il sindaco. «In questo senso qualcosa sta partendo: per maggio sarà operativo il progetto Ipas in zona industriale, che permetterà di dare lavoro a ex detenuti over 50, ma non solo: saranno inseriti anche una decina di disoccupati ultracinquantenni, privi di ammortizzatori sociali, segnalati dai servizi sociali del Comune. In questi giorni stanno già partendo i colloqui. Saranno assunti a tempo indeterminato, con uno stipendio di 1100-1200 euro netti».

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