1 dicembre 2012

Terminal provvisorio da sei anni

Doveva essere una soluzione temporanea. Invece ha sei anni compiuti e va per i sette, la stazione delle corriere di via Cadorna. Una stazione di fatto abusiva, perché si trova su un’area che, per il Prg, è classificata in gran parte come “verde pubblico”. L’idea di trasferire la vecchia autostazione di largo Carpanedo arriva all’inizio del 2006. Affidata a un "progetto" che è di fatto uno schizzo su carta libera, diventa concreta con la delibera di giunta comunale numero 16 del 14 febbraio. L’unico altro atto scritto è l’ordinanza del successivo 4 aprile, con le misure legate alla viabilità. Ma l’area si trova dentro il perimetro del Parco Regionale dei Colli Euganei, e il Piano regolatore del centro storico prevedeva tutt’altra destinazione. Sarebbe servita una variante, con i pareri, tra l’altro, del Parco e della Soprintendenza. Niente di tutto ciò. A tempo di record, il 13 aprile 2006 la nuova “stazione” era già operante. Tante corse per spostare i pendolari da un’area servita da una stazione vera, con un bar dove stare al coperto. E poi, in sette anni, al massimo una tettoia di qualche metro più lunga della prima. Ma nessuna soluzione all’orizzonte: la “vera” stazione dei bus dovrebbe sorgere, per il Prg, nell’area del parcheggio di via Marconi, davanti all’ospedale. Ma tutto è affidato all’iniziativa del privato per il piano di recupero dell’area. E intanto i pendolari restano sotto la pioggia.

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