13 novembre 2010

La Lega «strappa» e vota con il Pd

Se in Parlamento scricchiola il governo per via dei finiani, in Provincia è l’asse portante della maggioranza a dare segni di cedimento. Che si sia trattato di una situazione contingente, legata alla vocazione del Carroccio verso la salvaguardia dei Comuni nello spirito federalista della legge 42/2009, citata nel testo, o di un preciso segnale politico è questione spinosa.

Resta un caso esemplare delle differenze tra pidiellini e leghisti. Il voto sulla cessione delle azioni in Attiva spa ha visto la Lega votare a favore della mozione del Pd presentata da Boris Sartori, in disaccordo con il Pdl che si è adeguato alle indicazioni telefoniche della presidente Barbara Degani e dal direttore generale Girolamo Amodeo. La mozione impegna la Degani ad «attivarsi per una valutazione complessiva che porti a una rapida e conveniente cessione delle quote detenute dalla Provincia in Attiva spa». Nulla di drammatico. La presidente Degani dovrà valutare, non già cedere le partecipazioni nella società erede di Cosecon, salvata dalla bancarotta grazie al ripianamento dei debiti concordato con le banche. Pur interpellato a riguardo, il dimissionario Gambato si è astenuto da qualsiasi parere. Imbarazzante invece l’assenza totale della giunta, con l’esclusione di Marzia Magagnin (Lega).
Il consiglio provinciale ha avuto una coda. Giovedì sera è saltato il numero legale al momento di votare la delibera per la cessione della partecipazione della Provincia nella Società Autostrade Ve-Pd spa. Necessaria una seconda convocazione e due emendamenti. Il primo, del presidente della I commissione Francesco Cazzaro (Pdl), prevede di stabilire in 53,2812 euro per azione il prezzo base di vendita. Il 7,56% della Provincia frutterebbe così almeno 9.059.722,12 euro. Un altro punto obbliga la giunta a concordare con il consiglio gli investimenti finanziati con i soldi della cessione, con attenzione ai territori colpiti dall’alluvione. L’altro emendamento, presentato da Domenico Menorello (Pdl), ha fissato il metodo dell’asta pubblica per la vendita delle azioni.

Mattino di Padova del 13/11/2010

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