13 novembre 2010

Rimpasto di giunta a Monselice, «troppe incoerenze»

Non si salva dalle polemiche il rimpasto di giunta, messo in atto e ufficializzato ieri dal sindaco Francesco Lunghi con la nomina di due nuovi assessori, Romano Gelsi con le deleghe agli Accordi di Programma di interesse sovracomunale, alla Pianificazione Erp, allo Sportello unico attività produttive e all'Agricoltura, e Andrea Parolo a Bilancio e Tributi.  Bruno Cama, l'assessore defenestrato a maggio scorso, si dice «esterrefatto». E affida il suo commento ad una sferzante lettera aperta indirizzata al sindaco.
«Quando mi hai revocato le deleghe, reo di aver esternato la mia ferma contrarietà al revamping Italcementi e nonostante sia stato il più votato nella lista del Pdl non ho proferito parola, conosco la politica e comunque era nei tuoi poteri farlo. Adesso nomini due personaggi che sul tema revamping ti hanno messo in minoranza in consiglio comunale, concretizzando la tua disfatta. Tenti di giustificare la tua incoerenza dicendo che rispetti le posizioni personali dei due soggetti e che ciascuno di loro può continuare ad averle, sempre che non le esprimano. In giunta devono condividere, pena la defenestrazione, le posizioni dell'amministrazione, cioè le tue. Ma che razza di organo collegiale è la giunta, con i tuoi ragionamenti?». Cama non si ferma qui. «Che coerenza è, comunque, avere in giunta l'assessore con delega all'Ambiente (tema del revamping) che per ben due volte al Parco Colli ha, saggiamente, votato contro il revamping? Perché non hai ritirato le deleghe anche a lui? Non potevi farlo, avresti creato una crisi politica con la Lega. Perdendone l'appoggio! La verità - affonda l'ex assessore - è che dovresti spiegare ai monselicensi che questi sono disperati quanto maldestri tentativi di far galleggiare una barca che fa acqua, colpita dagli scandali degli appalti e delle consulenze sospette, che sembra ti coinvolgano pesantemente. Credevo fossi una persona seria e lo credevo anche di Gelsi e Parolo. Ma qui si va avanti con i lacchè e gli yes-man».


dal Mattino di Padova del 5 novembre 2010

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