24 ottobre 2010

Ordine del giorno Partito Democratico di Monselice sulla questione revamping Italcementi

Il Coordinamento del Circolo del Partito Democratico di Monselice preso atto che non è stata accolta la richiesta di sospendere la procedura autorizzativa relativa al “Revamping Italcementi” sia da parte della proprietà Italcementi sia dagli Enti territoriali competenti e che non è stato predisposto un tavolo di concertazione per affrontare nel complesso la questione dell’impatto dei cementifici sull’intera area (richiesta avanzata da numerosi Sindaci e in particolare dal Consiglio Comunale di Monselice)


Preso atto che, indipendentemente dal Revamping, si sta assistendo ad un riassetto delle proprietà degli stabilimenti Cementeria di Monselice ex Radici e cementeria Zillo di Este e una conseguente riorganizzazione produttiva, che avrà una considerevole ricaduta negativa sull’occupazione (circa 50 esuberi)
Considerato che anche nell’eventuale nuovo stabilimento Italcementi diminuiranno gli occupati diretti (dai circa 120 del 2009 ai circa 70/80 al termine della ristrutturazione) e quelli indiretti impiegati nella manutenzione e nei trasporti

Preoccupato che, nonostante le rassicurazioni interessate, tonnellate di polveri e altri inquinanti che tuttora contribuiscono all’aumento delle malattie respiratorie e al degrado ambientale continueranno ad essere immesse ogni giorno in atmosfera, sia pur percentualmente in misura minore
Visto che le norme che regolano il Parco Colli prevedono la delocalizzazione delle cementerie e che la Comunità Europea definisce le cementerie attività insalubri di prima categoria

Ribadisce:

· che l’appartenenza della città di Monselice all’ambito del Parco dei Colli Euganei è una risorsa che deve essere utilizzata con intelligenza e vista come un’opportunità di sviluppo qualitativo;

· che sia ragionevole operare affinché al termine del ciclo di vita degli attuali impianti l’intera area possa essere riconvertita con attività urbanisticamente e paesaggisticamente compatibili con il Parco dei Colli Euganei ed economicamente vantaggiose per la proprietà;

· che ciò è possibile e forti dell’esperienza del passato (legge Romanato - Fracanzani) insieme con la collaborazione della Regione, della Provincia, dell’Ente Parco, delle forze sociali, economiche e finanziarie si possa ancora contribuire a preservare una risorsa insostituibile e non riproducibile.

Condanna la miopia politica dell’amministrazione Conte (e Lunghi) che nel 1999, come primo atto, revocò il PRG, adottato poco prima dalla giunta di centrosinistra, il quale prevedeva nell’arco di un ventennio la dismissione dei cementifici e che presupponeva quindi l’accompagnamento “morbido” della riconversione attraverso alternative produttive e occupazionali in linea con i prevedibili mutamenti del nuovo secolo.

Denuncia la colpevole assenza di una strategia di promozione economica del territorio da parte della Giunta Lunghi e dei partiti di centro-destra che amministrano Monselice, rendendo la città facile ostaggio di scelte aziendali non controllabili e assoggettandola, a seconda delle convenienze delle proprietà, al ricatto occupazionale (SAIACE, Italcementi).

Propone al fine di rimediare all’incapacità del Sindaco e della Giunta di promuovere e attuare le condizioni per uno sviluppo eco-compatibile ed eco-sostenibile, pur consapevole che i margini per un efficace azione sono molto ridotti, che il Consiglio Comunale deliberi un atto di indirizzo al Sindaco e alla Giunta affinché operi attivamente per consentire il trasferimento dell’Italcementi nei pressi delle cave che dovranno garantire la materia prima. Il tutto per ridurre l’inutile, inquinante, pericoloso, dispendioso via vai di camion sul territorio, e nel contempo consentire, in futuro, l’occupazione di una parte dei lavoratori che attualmente sono impiegati a Monselice. Ma così, nell’attesa della costruzione del nuovo stabilimento in altra sede, i lavoratori potranno continuare a lavorare nella vecchia cementeria, senza ulteriori licenziamenti. Anzi, attraverso una efficace azione di politica promozionale, il Sindaco e la Giunta, insieme con I’Ente Parco dei Colli Euganei, dovrebbero concertare con l’Italcementi un piano di dismissione, per il recupero dell’area e la sua valorizzazione con interventi compatibili con la residenzialità adiacente (frazione di Marendole e quartiere Montericco), di elevata qualità architettonica per un inserimento che valorizzi il contesto del paesaggio e dell’ambiente.
Su questo non mancheranno le nostre proposte e un contributo realistico di idee.

Infine ritiene necessario porre al primo punto dell’agenda politica cittadina il tema del “ben-essere” dei monselicensi inteso come opportunità di lavoro in settori innovativi e di qualità, nel rispetto dei diritti faticosamente conquistati dai lavoratori nei decenni scorsi; inteso come attuazione di concrete iniziative per la salvaguardia della salute pubblica, insieme alla tutela e valorizzazione delle risorse naturalistiche, paesaggistiche e ambientali.

Monselice, 18 ottobre 2010

Nessun commento:

Posta un commento

Facci sapere cosa ne pensi...

Cerca nel blog