6 settembre 2010
Non ci sono i soldi per il centro di cottura della Casa di riposo
Sfuma l’ipotesi di realizzare un centro di cottura alla Casa di riposo. L’idea avanzata dalla dirigenza del Centro Servizi per Anziani di via Garibaldi, si scontra per il momento con l’assenza di fondi per completare i lavori necessari. E così il sindaco Francesco Lunghi avanza la proposta di utilizzare, invece, la cucina del vecchio ospedale. Se ne è parlato l’altra sera in consiglio comunale, complice un’interpellanza del centrosinistra che incalzava l’amministrazione sulle mense scolastiche. Invece di fare la gara, infatti, la giunta ha deciso di rinnovare per altri tre anni l’appalto alla Sodexo, attuale gestore. Questo in cambio di uno sconto sul prezzo e alcuni miglioramenti. «Il Centro Servizi per Anziani - ha ricordato il consigliere Pd Pietroantonio Aldrigo - sta ultimando un bando di gara per l’esecuzione di un progetto, già parzialmente finanziato con un prestito di un milione di euro stanziato dalla Regione Veneto, che prevede oltre ad un ampliamento della residenzialità, la costruzione di un grande centro cottura in grado di preparare 1000 pasti giornalieri in grado di soddisfare le richieste del Centro Servizi per Anziani stesso nonché delle scuole monselicensi». Di qui la richiesta al sindaco: perché rinnovare il contratto per le mense, se c’è questa possibilità? Ma il sindaco tende a scartare l’idea. «Il progetto definitivo approvato in questi giorni, per completare la struttura della casa di riposo e giungere ai 120 posti letto per non autosufficienti - ha spiegato Lunghi - ha un finanziamento di un milione di euro, dato dalla Regione con il fondo di rotazione. Con questo si riesce a fare il grezzo, ma per il completamento del resto della struttura servono ulteriori 500 mila euro, al momento non finanziati. Questo nuovo blocco avrebbe al pianterreno anche la possibilità di fare al piano terra un centro cottura, che non è finanziato». E intanto scatta un’ipotesi diversa. «Da un incontro con la direzione generale dell’Uls 17, è emerso che la cucina del vecchio ospedale è a norma, moderna, ed è in grado di elargire 2000 pasti al giorno - sottolinea Lunghi -. A fine 2012 l’ospedale sarà dismesso: ho chiesto al direttore generale di non smantellare questa cucina, e di darla in gestione al Csa, per gli attuali e futuri posti letto e per tutte le mense scolastiche. Per questo a noi conviene fare una proroga di 3 anni con la Sodexo».
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