11 febbraio 2013

Elezioni, il Pd tra i pendolari: "Vogliamo un treno ogni quarto d'ora"


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Hanno sperimentato la dura vita del pendolare sulla tratta Padova-Montagnana. Giulia Narduolo, candidata alla Camera del Pd, e Piero Ruzzante, segretario cittadino dei democratici, ieri sono saliti sul regionale veloce a Padova alle 6.27 e sono scesi a Monselice alle 6.46. Poi hanno atteso la coincidenza delle 7.12 (il sole è sorto alle 7.23) e sono approdati a Montagnana alle 7.44.
Nemmeno il tempo di gustare i comfort della “J. Morrison Central Station” di Montagnana (l’unica obliteratrice risultava fuori uso e pertanto il biglietto è stato validato con la penna) ed era già tempo di saltare sul treno del ritorno: stavolta nessuna necessità di fare scalo, il regionale delle 8.01 parte alle 8.01 e alle 8.56 (dopo soli 55’!) è già nella città del Santo.
«La situazione dei treni», commenta Ruzzante, «è semplicemente inqualificabile. Dal 2007 al 2012 sono aumentate del 13% le persone che ogni giorno, per studio o per lavoro, utilizzano i treni dei pendolari. Complessivamente si tratta di oltre 150 mila veneti che si spostano e che da Galan e da Zaia si sono sentiti ripetere solo chiacchiere. In Lombardia e in Emilia-Romagna c’è un sistema metropolitano ferroviario regionale che funziona. Il Veneto ne avrebbe più bisogno di altre regioni, ma non succede nulla da anni». Di qui l’impegno che Giulia Narduolo, in lizza per Montecitorio, si assume solennemente: «Vogliamo un treno ogni quarto d’ora, massimo trenta minuti tra le città e i centri posti nel quadrilatero Treviso-Venezia-Padova-Castelfranco Veneto. Noi non possiamo viaggiare in elicottero».
«Altrove», aggiunge Ruzzante, «esiste da tempo il biglietto unico per bus, pullman, tram e treni. Non è fantascienza, funziona già così. Perfino in Campania. Questa è la nostra sfida. I nostri treni vanno lenti, come una bici del giro d’Italia».
Giulia Narduolo, che è di Megliadino San Vitale, conosce benissimo la tratta Montagnana-Padova: «Ci danno quasi sempre dei treni vecchio stile, la Littorina a gasolio con due vagoni, dove spesso si viaggia in piedi. È davvero assurdo che per andare da Montagnana a Venezia ci voglia un’ora e mezza, mentre con una Freccia si va in tre ore da Padova a Roma. Per questo abbiamo varato un gruppo aperto su Facebook, “Sos treni #siamo 160.000”, che vuole dare voce ai pendolari per segnalare disagi e proposte. Va anche ricordato che i biglietti per i pendolari sono aumentati del 15 per cento ma la qualità del servizio è rimasta la stessa, se non peggiorata». Fabio Rocco, consigliere provinciale, ricorda che «la Regione spende il 92% delle risorse per investimenti sulle strade e solo il 7% per le ferrovie. E quando si inaugurano le nuove strade, nei fatti sono già vecchie». Eppure gli abbonati alla rete ferroviaria regionale sono quasi 66.000 e i treni dedicati al trasporto regionale sono ogni giorno 632. Numeri che devono far riflettere.

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