25 febbraio 2013

Coda polemica delle elezioni Avis

Rinnovo dei vertici Avis condito di polemiche. Una vastissima partecipazione ma anche uno strascico di contestazioni, per la giornata di elezioni per il rinnovo delle cariche direttive dell’associazione, che si è celebrata domenica. «Hanno impedito di votare allo storico porta bandiera dell’associazione, con la motivazione che si era dimenticato a casa la carta di identità e non era quindi riconoscibile» denuncia Giorgio Riello, socio Avis critico sulla gestione del voto. Al barbiere Attilio Gemo, da tempo il porta labaro dell’Avis monselicense, infatti, è stato risposto che non poteva votare perché privo del documento di identità. «Lui è tornato a casa a prendersi il documento, perché ci teneva a votare, ma questo atteggiamento è emblematico di un’estrema rigidità formale, che non c’era mai stata finora» sostiene Riello. «Molte persone se ne sono andate via amareggiate».
Quella di domenica è stata una tornata elettorale dalla partecipazione record: almeno 150 persone, 280 voti contando le deleghe. «Quello che ha dato fastidio a molte persone è stata la politicizzazione dell’evento» continua ancora Riello «con il consigliere regionale Stefano Peraro che è rimasto per tutta la mattinata fuori dal cancello del Corallo. Certo, è un socio e un donatore, ma si è percepita l’intromissione della politica». Non sono mancate nemmeno le polemiche e le contestazioni, anche prima del voto, con accese discussioni in assemblea per l’esclusione di alcune candidature. Ora potrebbero profilarsi anche dei ricorsi ai probiviri. Per la cronaca, dallo spoglio emerge una larghissima maggioranza per il presidente uscente Gianni Ennio, seguito da Antonio Burattin. Per l’ufficialità si dovrà comunque attendere la proclamazione ufficiale dal comitato elettorale.

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