Per altri tre casi, fra cui questo, è intervenuto proponendo una proroga ai proprietari degli immobili, in cambio di metà dell’affitto. «In genere danno una proroga per un massimo sei mesi. Mentre non riusciamo a ottenere che diano in affitto gli appartamenti vuoti a persone che hanno questi problemi» spiega Lunghi. «Io d’altronde capisco anche i proprietari: tra Imu sulle seconde case e cedolare secca, accettare un affitto ridotto del 50% equivale a restare con davvero poco. Se poi l’inquilino non paga, hanno grosse difficoltà a liberare l’appartamento. E d’altronde come Comune non possiamo offrirci per dare una garanzia generalizzata di coprire il 50% dell’affitto. Interveniamo solo in singoli casi». Un’emergenza da cui è difficile trovare vie d’uscita. «L’unica è riuscire a trovare posti di lavoro» afferma il sindaco. «In questo senso qualcosa sta partendo: per maggio sarà operativo il progetto Ipas in zona industriale, che permetterà di dare lavoro a ex detenuti over 50, ma non solo: saranno inseriti anche una decina di disoccupati ultracinquantenni, privi di ammortizzatori sociali, segnalati dai servizi sociali del Comune. In questi giorni stanno già partendo i colloqui. Saranno assunti a tempo indeterminato, con uno stipendio di 1100-1200 euro netti».
25 febbraio 2013
A Monselice scoppia l’emergenza sfratti
Per altri tre casi, fra cui questo, è intervenuto proponendo una proroga ai proprietari degli immobili, in cambio di metà dell’affitto. «In genere danno una proroga per un massimo sei mesi. Mentre non riusciamo a ottenere che diano in affitto gli appartamenti vuoti a persone che hanno questi problemi» spiega Lunghi. «Io d’altronde capisco anche i proprietari: tra Imu sulle seconde case e cedolare secca, accettare un affitto ridotto del 50% equivale a restare con davvero poco. Se poi l’inquilino non paga, hanno grosse difficoltà a liberare l’appartamento. E d’altronde come Comune non possiamo offrirci per dare una garanzia generalizzata di coprire il 50% dell’affitto. Interveniamo solo in singoli casi». Un’emergenza da cui è difficile trovare vie d’uscita. «L’unica è riuscire a trovare posti di lavoro» afferma il sindaco. «In questo senso qualcosa sta partendo: per maggio sarà operativo il progetto Ipas in zona industriale, che permetterà di dare lavoro a ex detenuti over 50, ma non solo: saranno inseriti anche una decina di disoccupati ultracinquantenni, privi di ammortizzatori sociali, segnalati dai servizi sociali del Comune. In questi giorni stanno già partendo i colloqui. Saranno assunti a tempo indeterminato, con uno stipendio di 1100-1200 euro netti».
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