4 novembre 2012

Reinventare un quartiere, consulenti tutti i cittadini.

Il progetto è talmente all’avanguardia che l’Istituto Nazionale di Urbanistica e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani hanno deciso di patrocinarlo giudicandolo tra le migliori esperienze di urbanistica “partecipata”. Eppure il concetto è semplice: chiedere ai cittadini quali interventi vorrebbero vedere nel loro quartiere, come lo trasformerebbero se fossero loro a gestire i 300mila euro stanziati per l’intervento. Siamo in via Cardan, nel cuore di Mortise. Proprio qui l’assessore alle Manutenzioni Andrea Micalizzi ha inaugurato ieri mattina un info-point davanti alla chiesa di Cristo Risorto, un piccolo ufficio mobile da cantiere dove per tutto il mese riceverà insieme a consiglieri di quartiere e progettisti le idee dei cittadini di Mortise. Tutti sono invitati.
«Ci saranno quattro incontri con i cittadini» spiega Micalizzi, «il primo è giovedì alle 20.45 nella Sala Pertini del Centro commerciale La Corte. I temi da trattare sono tanti: il grande spazio verde di cui dispone il quartiere, gli incroci da mettere in sicurezza e il nodo dei parcheggi». Via Cardan, che da via Madonna della Salute arriva agli spazi del Centro Commerciale La Corte, segna il confine tra la parte storica e la parte nuova di Mortise. Qui si trova la parrocchia del Cristo Risorto, il palazzetto dello sport San Domenico Savio e poco più in là, la scuola primaria Morante e la scuola secondaria di I° Cellini. «L’obiettivo è fare un bagno di realtà e umiltà per costruire insieme ai residenti un percorso partecipato» continua Micalizzi. Già in via Madonna della Salute, sempre nel quartiere di Mortise, era stato fatto un percorso di questo tipo. «L’idea aveva avuto molto successo e abbiamo pensato di riproporla. Era piaciuta anche all’Inu, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, che ha guardato con favore anche a questa nuova iniziativa. Attraverso un ciclo di incontri realizzeremo un progetto basato sulla conoscenza del luogo di chi lo vive. Le opere progettate insieme, frutto di scelte condivise e non calate dall’alto, verranno realizzate dall’Amministrazione Comunale».

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